Il museo verticale di Treviglio chiude un mese: restyling da oltre centomila euro - Guarda i video

IL PROGETTO. Fino a domenica sarà possibile effettuare le ultime visite guidate, poi lo stop per rifare i pannelli e i racconti virtuali. Il sinsaco Imeri: «Poi la torre civica sarà più tecnologica. Quest’anno puntiamo a oltre 1.300 visitatori».

Domani sarà l’ultima occasione per visitare il museo civico verticale, il percorso immersivo sulla storia della città e del territorio allestito nel millenario campanile di Treviglio. Poi la torre civica sarà chiusa per poco più di un mese per essere sottoposta a un restilyng, per il quale il Comune ha previsto uno stanziamento di oltre centomila euro, e poi riaprire a settembre. «Da quando è stato riaperto e reso accessibile al pubblico, il museo civico verticale ha registrato un grande successo – spiega il sindaco Juri Imeri –: sulla scia di questo abbiamo deciso di ripensare alle storie che vengono raccontate e agli allestimenti. La tecnologia avanza e quindi anche noi adegueremo il museo, con una particolare attenzione ai bambini e alle famiglie. In particolare riserveremo delle sorprese ai più piccoli, che potranno interagire durante la salita sulla torre civica».

Il restyling della torre verticale di Treviglio: l’intervista con il sindaco Yuri Imeri. Video di Fabio Conti

Un primo intervento, che passerà in Consiglio comunale, ammonterà a oltre centomila euro e interesserà appunto l’aspetto tecnologico e i proiettori, ma sarà anche rivisto lo storytelling e a ciascun piano dei sette del campanile sarà valorizzato con schermi, filmati e

informazioni sempre più interattive e immersive, con una storia diversa in ciascuna tappa. Il campanile trevigliese è il simbolo della città: le fondazioni vengono fatte risalire a più di mille anni fa – l’anno indicato è il 1008 – e con i suoi 64 metri e 24 centimetri è visibile da chilometri di distanza. Quando la vicina basilica di San Martino e Santa Maria Assunta – tra l’altro anch’essa chiusa per lavori – venne ampliata tra il XVI e il XVII secolo, di fatto andò a inglobare il campanile, che è rimasta però una torre civica (tanto che la basilica ha un «suo» campanile), gestita dunque dal comune.

La struttura è un bell’esempio di gotico lombardo, con il caratteristico cono sulla sommità: di fatto inaccessibile per secoli, grazie a un finanziamento ottenuto con Expo 2015, venne ricavato il singolare museo verticale, un viaggio di 208 gradini – uno più, uno meno: ai visitatori viene chiesto di contarli, ma non c’è quasi mai concordanza – fino a 56 metri d’altezza, proprio sotto la cella campanaria, passando accanto agli antichi ingranaggi dell’orologio, presente sul campanile – si dice– fin dal Cinquecento (e da uno spioncino del sesto piano è possibile vedere «passare» le lancette dall’interno), i buchi delle corde delle campane e l’antica «tastiera» per farle suonare «in allegrezza». Dall’alto il paesaggio è davvero gradevole, grazie alle bifore aperte su tutti e quattro i lati: il colpo d’occhio sull’intera pianura è unico.

Il restyling del museo verticale di Treviglio: parla Beatrice Resmini. Video di Fabio Conti

«Quest’anno puntiamo a raggiungere i 1.300 visitatori – aggiunge il sindaco –, anche grazie a questo intervento di restyling che non andrà a toccare la struttura della torre ma appunto il suo contenuto museale. Da settembre riapriremo, come sempre la domenica nel corso dell’anno e d’estate anche la sera e anche con visite teatralizzate». «La salita sul campanile consente di raggiungere i 56 metri del settimo piano e godere di una vista panoramica davvero unica – aggiunge Beatrice Resmini dell’Ufficio Cultura –: a ogni piano, grazie alla strumentazione multimediale, viene raccontata la storia di Treviglio e del territorio, mentre le guide raccontano ai visitatori la storia del campanile stesso». Le visite si prenotano sul sito www.trevigliomusei.it.

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