Incendio in casa: ragazzo sul balcone salvato dai vicini

Caravaggio. Paura nel pomeriggio di sabato in via Sole, il 13enne era solo. Il rogo partito da corto circuito di un contatore. Inagibile l’abitazione, il Comune offrirà un alloggio.

Paura sabato mattina a Caravaggio per un incendio scoppiato in una abitazione in via Sole 8, dove, in quel momento, si trovava da solo un ragazzino di 13 anni. Il tredicenne, compreso il pericolo che stava correndo, si è rifugiato sul balcone da cui, con una scala, è stato poi tratto in salvo grazie all’intervento di alcuni vicini.

Tutto è accaduto intorno a mezzogiorno. L’incendio è scoppiato nella tromba di una scala che porta all’appartamento al primo piano di una corte. A quanto risulta dai primi accertamenti, la causa sarebbe stato il corto circuito di un contatore elettrico. Ha poi contribuito allo svilupparsi delle fiamme il fatto che sulla scala fosse ammassata una grande quantità di oggetti di vario tipo. A questo punto, insieme al rogo, si è generato un fumo intenso entrato nella soprastante abitazione dove si trovava da solo il ragazzino di 13 anni. In quel momento i suoi genitori non si trovavano in casa mentre la sorellina di 8 anni era in giro con un famigliare. A dare l’allarme sono stati alcuni vicini in altri appartamenti della corte.

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Alcuni di loro, dopo aver chiamato il 115, hanno visto il tredicenne sul balcone che gridava aiuto. A questo punto, quindi, sono subito corsi in suo aiuto traendolo in salvo utilizzando una scala. Poco dopo sono arrivati in via Sole anche i suoi genitori: il padre ha tentato di spegnere l’incendio che si stava sviluppando sempre più. Però non ce l’ha fatta e, nel tentativo di spegnerlo, ha respirato del fumo rimanendo intossicato in forma lieve. Fortunatamente subito dopo sono arrivati vigili del fuoco di Treviglio e Dalmine che, nell’arco di mezzoretta, hanno avuto ragione delle fiamme riuscendo anche a salvare il gatto di casa che si era rifugiato nel bagno. Insieme ai pompieri sono sopraggiunti anche i mezzi di soccorso del 112 che hanno poi trasportato all’ospedale di Treviglio il ragazzino i 13 anni per controlli, il papà per il fumo respirato e la mamma che, vedendo ciò che stava accadendo, ha avuto una crisi di panico. Tutti e tre sono stati trovati in buone condizioni e dimessi in giornata.

Non potranno però fare subito ritorno nell’abitazione in cui vivevano, dichiarata inagibile dall’ufficio Tecnico comunale: il problema è che l’alto calore sprigionato dalle fiamme ha seriamente danneggiato la tromba delle scale della corte, rendendola quindi impraticabile per raggiungere la casa al primo piano danneggiata invece dal fumo che ne ha annerito le pareti.

Non rimarranno comunque per strada: ieri il Comune, nel caso non trovassero famigliari disposti a ospitarli, ha dato la disponibilità ad mettere loro disposizione un appartamento comunale. Per quanto accaduto in via Sole ieri sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Treviglio e gli agenti del distretto della Polizia locale della Bassa bergamasca occidentale: in corso di valutazione è la posizione dei genitori del tredicenne e il perché, nonostante fosse minorenne, si trovasse in casa da solo.

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