
Morti nello schianto a Monte Marenzo: «Sempre col sorriso e grandi volontari»
IL LUTTO. Il cordoglio per le i coniugi morti nell’incidente di mercoledì sulla statale a Levata. La sindaca Colombo: strada pericolosa, si intervenga.
Calolziocorte
Profondo cordoglio nella comunità di Calolziocorte per la scomparsa di Alessandro Giovenzana e della moglie Maria Assunta Cattaneo, entrambi 67enni, deceduti nell’incidente stradale di mercoledì pomeriggio, sulla statale 639, a Levata di Monte Marenzo.
Una famiglia molto conosciuta a Calolziocorte. In particolare la moglie Maria Assunta Cattaneo, che è stata dipendente del Comune per tantissimi anni, sino alla pensione.«Una persona riservata- ricordano in tanti- che accoglieva sempre con il suo sorriso e la massima disponibilità tutti quelli che si recavano negli uffici».
Chi erano i due coniugi
Il marito era originario del vicino Comune di Airuno (Lecco), dove vive ancora l’anziana madre, ed era conosciuto per la disponibilità come volontario a Sala a Calolziocorte, dove abitava con la famiglia, in via Stradelle, e anche ad Airuno dove prestava servizio nel Piedibus e in parrocchia. «Una brava persona di grande disponibilità, sempre pronto a dare una mano», il ricordo di chi l’ha conosciuto.
La salma di Alessandro si trova all’obitorio dell’ospedale di Lecco. La magistratura ha disposto l’autopsia per accertare se sia stato colto da improvviso malore, con la conseguente perdita del controllo della Kia Picanto sulla quale viaggiava con la moglie e la figlia di 32 anni, Maria Francesca. Auto che è andata a scontrarsi frontalmente contro un Tir, con targa croata, che viaggiava nella corsia opposta.
La camera ardente della moglie, invece, è stata allestita alla casa funeraria delle onoranze funebri Galli di Lecco, nella sede di via della Pergola, 55. Solo dopo l’autopsia sarà concesso il nullaosta per fissare la data dei funerali.
Le condizioni della figlia
La figlia si trova nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo: la prognosi resta riservata. Intanto resta al vaglio degli inquirenti la ricostruzione di quanto avvenuto nel tragico incidente, che ha distrutto la vita della famiglia. L’incidente ha messo ancora una volta in evidenza la pericolosità del tratto stradale che dal confine di Calolziocorte porta verso la frazione Levata, fino alla frazione Bisone di Cisano.
La sindaca: «Strada pericolosa»
«Questo tratto stradale – sottolinea la sindaca di Monte Marenzo, Paola Colombo - è ad alta intensità di traffico, anche con migliaia di mezzi pesanti. È però particolarmente stretto. L’incidente è stato una tragica fatalità, ma da parte dell’Anas e anche delle autorità istituzionali superiori occorre affrontare il problema con un progetto che possa dare più sicurezza».
Agli inizi degli anni 90 erano stati avviati i lavori per l’allargamento di questo tratto stradale da parte della ditta Cavalleri di Dalmine, poi la vicenda di Tangentopoli aveva portato all’annullamento dei lavori e i fondi stanziati vennero destinati alla costruzione del sottopasso ferroviario nella frazione Sala, sulla linea Lecco- Bergamo.
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