
«Niente allarmismi sul gas, ma cruciali sono manutenzione e prevenzione»
GLI ESPERTI. Quando si parla di gas, purtroppo «la sicurezza al 100% non esiste, perché poi si deve considerare anche l’errore umano». Non è il caso, però, di creare allarmismi.
«Abbiamo il gas nelle case dagli Anni Settanta circa, prima avevamo le bombole, e i dati sugli incidenti con le bombole sono superiori rispetto a quelli con impianti a gas. Se il lavoro è fatto a regola d’arte, anche il gas non è così pericoloso. Certo, c’è sempre bisogno di manutenzione e prevenzione». Sono proprio questi i punti fermi su cui insiste Giacinto Giambellini, presidente di Confartigianato Imprese Bergamo, presidente regionale della categoria degli impiantisti Termoidraulici e presidente nazionale dei Termoidraulici di Confartigianato Impianti.
«Quando come impiantisti veniamo chiamati a certificare un impianto, magari datato, magari per un cambio di contatore, e insistiamo perché alcuni lavori vengano messi in atto, a volte il cliente ce ne chiede il motivo. Noi, in special modo la persona che firma la certificazione, ci assumiamo responsabilità importanti»
L’importanza della prevenzione
Partiamo dalla prevenzione. «Sicuramente la prima cosa da fare, qualora si sentisse odore, è segnalare subito il fatto alle autorità competenti, solitamente alla società di gestione del gas». La sicurezza degli impianti passa anche attraverso regolari interventi di verifica del loro stato e, qualora necessario, di sostituzione o manutenzione. Un aspetto a cui non tutti, però, sembrano dare importanza: «Quando come impiantisti veniamo chiamati a certificare un impianto, magari datato, magari per un cambio di contatore, e insistiamo perché alcuni lavori vengano messi in atto, a volte il cliente ce ne chiede il motivo – dice Giambellini –. Noi, in special modo la persona che firma la certificazione, ci assumiamo responsabilità importanti».
Il consiglio: «Serve avvalersi di tecnici qualificati che sanno che cosa stanno facendo e che sono al corrente della responsabilità che si assumono»
Giambellini si rivolge anche ai colleghi, ai quali raccomanda di «inserire all’interno della dichiarazione lo schema dell’impianto, con tanto di valvole, di misure di quello che è stato certificato, perché purtroppo il “fai da te” anche in questo campo esiste ancora ed è molto diffuso. Ovviamente non entro nel merito della situazione di Bagnatica, ma mi capita di vedere persone uscire da negozi con il rubinetto del gas e tutta l’attrezzatura per svolgere il lavoro». Al contrario, per non rischiare incidenti, è necessario «avvalersi di tecnici qualificati che sanno che cosa stanno facendo e che sono al corrente della responsabilità che si assumono».
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