Osio Sopra, l’inventore 13enne da Mattarella: «Che emozione i suoi complimenti»

L’INCONTRO. Ha brevettato un supporto per apparecchi acustici. Giovedì 15 maggio al Quirinale la consegna del titolo di Alfiere della Repubblica.

«Il presidente mi ha fatto i complimenti e ha detto che la mia invenzione avrà grande successo. È stata un’emozione indescrivibile».

L’idea di Davide

Davide Zilli, ragazzino di 13 anni di Osio Sopra, ricorda così il momento in cui giovedì 15 maggio, al Quirinale, ha ricevuto direttamente dalle mani del Capo di Stato Sergio Mattarella la benemerenza di Alfiere della Repubblica. Il tredicenne è l’unico bergamasco dei 29 Alfieri che sono stati nominati quest’anno: si tratta in tutti i casi di giovani che si sono distinti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure che hanno compiuto atti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà. E Davide, che è sordo dalla nascita, si è distinto per un’idea che potrebbe migliorare la vita delle persone con ipoacusia: ha pensato a un dispositivo in grado di inviare notifiche d’allerta qualora il magnete dell’audio processore dell’impianto cocleare che un persona sorda utilizza per sentire, dovesse spostarsi dal magnete della base di ricarica.

«Vedere quanto i giovani siano capaci di fare del bene mi ha commossa»

Grazie a questa invenzione il tredicenne aveva già vinto la settima edizione del concorso internazionale IDEASforEARS. E il 15 maggio, appunto, è diventato Alfiere della Repubblica. Insieme a lui a ritirare il premio c’era una emozionatissima mamma, Paola Viola, e la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Osio Sopra Rossana Rita Ricciardi.

La cerimonia al Quirinale

La cerimonia di consegna delle benemerenze si è aperta con le parole del presidente della Repubblica. «C’è un vecchio detto – ha sostenuto Mattarella – secondo il quale le cattive notizie corrono più veloci di quelle buone. In parte è vero, Aldo Moro scriveva che il bene non fa notizia. Noi vorremmo stamani evitare che ci si rassegni alla supremazia delle cattive notizie e indicare, quale che sia la loro velocità, che quelle positive sono più solide, perché irrobustiscono e consentono alla società di progredire. Questa è la forza del senso della vita positiva che i comportamenti premiati esprimono».

Il prossimo anno inizierà a frequentare l’indirizzo di informatica all’istituto Marconi di Dalmine e chissà che, grazie a questo nuovo corso di studi, non faccia un’altra invenzione. Lui non lo esclude: «Chissà, non si sa mai»

L’emozione della mamma

È poi seguita la consegna della pergamena e della spilla di Alfiere. «Io ho pianto per tutta la cerimonia – racconta mamma Paola –, non solo però per mio figlio ma anche per tutti gli altri ragazzi: vedere quanto i giovani siano capaci di fare del bene mi ha commossa».

Diventato Alfiere ora Davide è pronto a una nuova sfida. Il prossimo anno inizierà a frequentare l’indirizzo di informatica all’istituto Marconi di Dalmine e chissà che, grazie a questo nuovo corso di studi, non faccia un’altra invenzione. Lui non lo esclude: «Chissà, non si sa mai».

© RIPRODUZIONE RISERVATA