«Quel 6 luglio 1944: una ferita mai rimarginata»

LA STORIA. Pubblichiamo il ricordo del collega Arturo Zambaldo che subì, seppur neonato, le conseguenze del bombardamento di Dalmine. Durante la Seconda Guerra Mondiale 36 bombardieri americani attaccarono lo stabilimento della Dalmine che allora produceva acciaio per scopi bellici e colpì anche il vicino villaggio degli operai. Fu una strage: ci furono 270 morti e oltre 800 feriti.

Dalmine

Ogni volta che si avvicina la ricorrenza del bombardamento di Dalmine, si riapre in me una cicatrice profonda, impossibile da rimarginare. Quella data – il 6 luglio 1944, alle 10.20 – è impressa nella mia memoria e in quella della mia città come una ferita collettiva.

Avevo appena sei mesi di vita. Giacevo nella culla, nella cucina della nostra abitazione di via Pasubio, proprio di fronte all’ingresso e all’uscita dello storico stabilimento siderurgico. Fu grazie alla prontezza dei miei fratelli – Alfonsina, undici anni, e Alberto, di appena sette – che venni salvato da un destino tragico: erano accanto a me quando il soffitto cedette. Evitarono che i calcinacci mi travolgessero.

Nel tempo ho sentito più volte raccontare dai familiari e dai vicini la mia «miracolosa» salvezza. Così come non sono mai venute meno le testimonianze sull’instancabile impegno di mio padre Giuseppe – il «Bepi», direttore della Cooperativa di Consumo che occupava i locali al piano terra – che, assieme al parroco don Sandro Bolis e al dottor Agostino Richelmi, si prodigò nel soccorso ai feriti e nel sostegno ai familiari delle vittime.

In occasione della cerimonia commemorativa che si tiene ogni anno nel centro di Dalmine, partecipo sempre con commozione. Sono trascorsi più di ottant’anni da quel giorno, eppure la presenza accanto a me del compagno delle scuole elementari Erio Amboni rende quell’evento sempre attuale, ancora vivo nella memoria e nel cuore.

Quel giorno è scolpito nella mia anima. E ogni 6 luglio riaffiora un’emozione di tale intensità da accompagnarmi nei giorni successivi, con una forza che non diminuisce col tempo.

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