Romano, no a Bella Ciao al corteo. Consigliere del sindaco: io la canto

LE POLEMICHE. Vietata «per sobrietà» dall’amministrazione comunale. Dodesini, prof della lista di Gafforelli: «Preparata a scuola, la intonerò con gli studenti». A Ponte Nossa sfilata annullata.

Tra concerti annullati e canzoni partigiane proibite, è polemica in diversi comuni della Bergamasca sulle manifestazioni per il 25 aprile.

La polemica di Romano di Lombardia

La più accesa riguarda Romano, dove il presidente del consiglio comunale Paolo Patelli (Lega) per il corteo della Liberazione di oggi ha chiesto al Corpo musicale di Romano di non eseguire «Bella Ciao», «Fischia il vento» e gli inni di alpini e artiglieri (sì, invece, a «Il Piave mormorava» e al «Silenzio»). «La decisione - informa Patelli - è stata condivisa da tutta l’amministrazione comunale e in ossequio alle disposizioni prefettizie emanate in questi giorni di lutto nazionale per la morte del Papa. Ci sono comuni in cui la cerimonia del 25 aprile è stata addirittura cancellata, a Romano si fa pur nella sobrietà».

La replica dell’opposizione

Replicano Ludovica Paloschi e Paola Suardi, capigruppo del centrosinistra: «La comunicazione prefettizia recita questo: “In attuazione del lutto nazionale tutte le manifestazioni pubbliche si svolgeranno in modo sobrio e consono alla circostanza”. In merito non dice nient’altro. Ci vuole un enorme sforzo di fantasia per pensare che questa raccomandazione si trasformi nella indicazione di non eseguire e non far cantare agli studenti “Fischia il vento” o “Bella ciao”. Abbiamo accertato che nessun comune del nostro territorio, indipendentemente dal colore, ha adottato una soluzione così assurda».

Gianfranco Dodesini, insegnante del liceo Don Milani e consigliere della lisa del sindaco Gianfranco Gafforelli, non seguirà le indicazioni della sua maggioranza (FI-Civici-Moderati). «Parteciperò alla cerimonia con gli studenti del liceo Don Milani e canterò “Bella ciao”», annuncia, dopo aver spiegato che l’esecuzione della canzone è stata preparata nel corso del programma scolastico.

A Ponte Nossa corteo annullato

A Ponte Nossa è stato annullato il corteo del 25 aprile. Lo ha comunicato la lista civica del sindaco Stefano Mazzoleni sui social. Alla decisione di annullare il corteo non sono seguite spiegazioni: il sindaco, più volte contattato telefonicamente dal nostro giornale, non ha mai risposto. La minoranza ha scelto di non commentare la decisione.

A Bonate Sopra annullati i concerti

A Bonate Sopra sono stati annullati i concerti che dovevano tenersi venerdì e sabato in occasione della festa della Liberazione. Rinviati a luglio, mentre rimangono le celebrazioni, più sobrie e senza banda musicale, alle 9 davanti al monumento dei Caduti alle Ghiaie e alle 10 davanti a quello di Bonate Sopra. Dopo l’inno nazionale seguirà un minuto di silenzio in ricordo di Papa Francesco e un breve discorso del sindaco Matteo Rossi. È stato proprio il primo cittadino, ex segretario provinciale e attuale vice segretario regionale del Pd, a decidere il rinvio. «Abbiamo mantenuto tutte le iniziative, ma non i due concerti – spiega Rossi –, non certo per legittimare i tentativi di silenziare il 25 aprile, quanto per aderire al sentimento diffuso nella nostra comunità che nelle stesse ore vivrà un momento di preghiera e di raccoglimento nel ricordo della testimonianza che ci la lasciato Papa Francesco».

Il sindaco nei giorni scorsi ha scritto ai propri cittadini ponendo una domanda: cosa significa, per voi, oggi, la parola Resistenza? E una prima risposta l’Amministrazione l’ha già data: memoria, pace, lotta al razzismo ed economia solidale. Queste infatti le parole che stanno caratterizzando la settimana di eventi, intitolata proprio «Resistenza oggi», che si concluderà domenica con la fiera «Per filo e per sogno» all’oratorio di Ghiaie sul tema del tessile sostenibile, con stand di espositori e artigiani del tessile e della moda, uno spazio per lo scambio di vestiti usati e momenti di approfondimento e sensibilizzazione.

A Urgnano si ricordano tutti i caduti

Infine, occhi puntati anche sulla cerimonia in programma stamattina a Urgnano, roccaforte del centrodestra, dopo che a marzo l’assessore alla Cultura Alessandro Pelucchi ha annunciato novità nelle celebrazioni: e cioè, che quest’anno verranno ricordati tutti gli urgnanesi caduti durante la Seconda guerra mondiale. Il 29 aprile 1945 nove repubblichini di Urgnano furono fucilati dai partigiani. «Abbiamo pensato che l’anniversario di quest’anno potesse rappresentare un primo passo verso una riconciliazione, ricordando tutti i Caduti urgnanesi della Seconda guerra mondiale – aveva dichiarato Pelucchi a L’Eco –. Un gesto sempre auspicato, ma procrastinato fino a oggi per evitare di sovrapporre un momento doveroso per la Repubblica italiana a quella che è stata una tragedia che ha segnato la nostra comunità».

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