Spari in strada, paura a Romano: fermato un 19enne armato con 71 cartucce

LA POLIZIA LOCALE. Ha terrorizzato i cittadini esplodendo colpi di pistola in luoghi pubblici. Fermato in un bar mentre giocava alle slot machine. L’arma, una pistola a salve priva del tappo rosso, era identica a una vera.

Panico e paura per due giorni consecutivi a Romano di Lombardia. Giovedì 22 maggio, nel pomeriggio, la tranquillità dei residenti è stata scossa da un episodio allarmante: alcuni cittadini hanno segnalato un uomo a bordo di un’auto di grossa cilindrata, che si è sporto

dal finestrino lato passeggero per sparare colpi di pistola in pieno centro urbano.

Non si è trattato di un episodio isolato. Venerdì mattina, nuovi spari sono stati avvertiti in pieno centro storico, causando il panico tra i passanti. La prontezza dei cittadini ha permesso l’immediato intervento del Distretto di Polizia locale della Bassa Bergamasca Orientale che ha inviato sul posto due pattuglie in emergenza.

In un bar a giocare alle slot machine

Grazie alle descrizioni fornite dai testimoni, gli agenti hanno rapidamente avviato una vera e propria caccia all’uomo. Dopo circa mezzora, la persona segnalata è stata individuata all’interno di un bar: stava giocando tranquillamente alle slot machine.

L’uomo, un 19enne di origine kosovara, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti specifici, ha opposto resistenza attiva all’intervento degli agenti. La successiva perquisizione ha rivelato che era in possesso di una pistola automatica calibro 9 a salve, priva del tappo rosso – rendendola indistinguibile da una vera arma da fuoco – e di ben 71 cartucce cariche.

Porto abusivo di armi

L’individuo è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per i reati di procurato allarme, porto abusivo di armi od oggetti atti a offendere e resistenza a pubblico ufficiale. Il sindaco Gianfranco Gafforelli ha commentato con soddisfazione l’operato degli agenti: «Ringraziamo i cittadini per essersi rivolti tempestivamente alla Polizia locale, riconoscendone il prezioso ruolo di presidio. La collaborazione di ciascuno si rivela ancora una volta la chiave per contenere sul nascere situazioni pericolose».

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