Uomo ucciso a coltellate: arrestata la moglie a Martinengo

IL DELITTO. In una villetta di via Cascina Lombarda l’arresto nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 gennaio. La donna soffriva da tempo di disturbi psichiatrici: 24 ore prima dell’omicidio era stata visitata all’ospedale di Treviglio.

Omicidio nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 gennaio nella Bassa bergamasca: una donna di 45 anni, Caryl Menghetti, originaria di Vercelli, è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso a coltellate il marito, Diego Rota, operaio di 55 anni. Il delitto si è consumato a Martinengo in una villetta di via Cascina Lombarda. La coppia ha una bimba di 5 anni.

La richiesta di intervento - ricostruiscono i Carabinieri di Bergamo al termine delle indagini - è arrivata intorno alle 23.30 di ieri notte: giunti sul posto i militari hanno accertato che la donna aveva ucciso il marito ferendolo al corpo e alla gola con un coltello da cucina mentre l’uomo si trovava in camera da letto. L’arma del delitto è stata individuata e sequestrata come pure la casa.

«Non sono emersi al momento elementi che possano ricondurre l’omicidio a pregressi episodi di maltrattamenti in famiglia - fanno sapere i Carabinieri -. Secondo la prima ricostruzione non vi erano criticità nel rapporto di coppia e la donna nell’ultimo periodo aveva vissuto delle problematiche lavorative e personali che avevano inciso in modo assai rilevante sul suo stato emotivo».

La 45enne infatti era stata sottoposta ieri mattina a una visita psichiatrica. Ad accompagnare la donna in ospedale a Treviglio era stato proprio il consorte. Al termine della visita la donna era stata dimessa con una terapia farmacologica. Già nel 2020 era stata ricoverata nel reparto di psichiatria dello stesso ospedale.

La bimba è stata affidata ai famigliari su disposizione della Procura dei Minori di Brescia. Al termine delle indagini, coordinate dal pm della Procura della Repubblica di Bergamo, invece la 45enne è stata arrestata e portata dai Carabinieri al carcere di via Gleno.

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