
(Foto di Cesni)
IL LUTTO. Nella chiesa parrocchiale di Urgnano l’ultimo saluto a Yuri Ravizza, morto in un incidente stradale. Volontario Aido, lascia moglie e figlia di 10 anni. Chiesa gremita per ricordarlo.
Gli amici di Yuri Ravizza hanno voluto essergli vicini fino all’ultimo saluto, anche fisicamente. Quattro di loro, nella mattinata di mercoledì 15 ottobre, hanno accompagnato la bara nella chiesa parrocchiale di Urgnano per il funerale del quarantenne morto a causa delle ferite riportate nello schianto della sua moto contro un camper , avvenuto sabato 11 lungo la provinciale 117 nel territorio di Cologno al Serio.
Quasi 500 le persone che hanno partecipato alla cerimonia funebre, molte in piedi. «Una presenza molto numerosa», ha sottolineato più volte il parroco don Stefano Bonazzi, che ha celebrato le esequie insieme a don Filippo Bolognini, parroco di Ghisalba, e a padre Antonio Consonni, Dirigente educativo della scuola frequentata dalla figlia di 10 anni di Ravizza. Presenti anche le insegnanti e i compagni di classe.
Il bene «che Yuri non ha tenuto per sé, ma ha saputo condividere con tutti noi». Don Bonazzi ha poi ricordato «la generosità» di Ravizza, il suo «essere sempre vicino e presente accanto ad amici, colleghi e familiari» oltre alla «sua squisitezza, il suo stile» e «la creatività, un suo talento»
«Questa numerosa presenza dà conforto al buio che c’è nei cuori della moglie Nicoletta, della figlia, del papà, ma in fondo di tutti noi» ha detto il sacerdote, citando il brano di Vangelo che racconta la morte, sepoltura e Risurrezione di Gesù. Un buio, ha aggiunto, raggiunto però dalla luce «di tutto quel bene che attraverso Yuri abbiamo ricevuto». Il bene «che Yuri non ha tenuto per sé, ma ha saputo condividere con tutti noi». Don Bonazzi ha poi ricordato «la generosità» di Ravizza, il suo «essere sempre vicino e presente accanto ad amici, colleghi e familiari» oltre alla «sua squisitezza, il suo stile» e «la creatività, un suo talento». Oggi «non è facile dire parole di speranza», ha concluso, ma ci conforta «la certezza che Yuri non è da cercare tra i morti. È risorto, è con la sua mamma e con tutti i nostri cari defunti».
Infine, l’assemblea si è unita in una preghiera per tutte le vittime della strada, preceduta dalle parole di cordoglio della famiglia coinvolta nell’incidente e portate attraverso la voce del parroco. Presenti alla cerimonia anche gli stendardi dell’Aido, a ricordare la donazione di organi voluta dalla famiglia. Sabato alle 12 la preghiera e deposizione delle ceneri al cimitero di Urgnano.
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