Cronaca / Val Calepio e Sebino
Mercoledì 04 Giugno 2025
Bancomat fatto saltare a Sarnico: si costituisce l’ultimo componente della banda del botto
I CARABINIERI. Operazione lampo dei militari nelle province del Nord Italia: sequestri e perquisizioni portano alla luce esplosivi, refurtiva e targhe clonate.
Sarnico
Nella notte tra il 28 e il 29 maggio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bergamo, hanno eseguito quattro fermi nei confronti dei presunti responsabili del furto con esplosivo avvenuto all’alba del 25 maggio scorso ai danni di un istituto di credito a Sarnico. L’operazione, frutto di una serrata attività investigativa, ha coinvolto sette province: Bergamo, Brescia, Treviso, Padova, Vicenza, Savona e Alessandria.
Si costituisce anche l’ultimo componente
Numerose perquisizioni delegate dalla Procura hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza. Alla luce del concreto pericolo di fuga, è stato disposto il fermo di quattro soggetti, tutti con precedenti penali. Il primo, classe 1990, è stato rintracciato a Vedelago (Treviso) in un campo nomadi. Il secondo, pluripregiudicato, è stato arrestato a Galliera Veneta (Padova), all’interno di una villa. Il terzo, con a carico reati gravi tra cui rapina e concorso in omicidio, è stato bloccato a Desenzano del Garda (Brescia) mentre saliva a bordo della sua Audi S6. Il quarto si è costituito volontariamente il 4 giugno presso il Comando Provinciale di Bergamo, accompagnato dal proprio avvocato.
Ritrovati esplosivo e 16 mila euro
Durante le perquisizioni, i militari hanno rinvenuto oltre 16.000 euro in contanti, gioielli, attrezzature da scasso, ricetrasmittenti, targhe clonate e una Volkswagen Golf GTI grigia con targa falsificata, già ripresa dalle telecamere della banca colpita. Nel veicolo è stata trovata la carcassa di un bancomat distrutto e tre ordigni artigianali «marmotta» pronti all’uso, oltre a due già utilizzati. L’intervento del Nucleo Artificieri di Milano ha permesso di mettere in sicurezza circa 600 grammi di esplosivo, successivamente fatti brillare nella cava di Zandobbio.
Oltre 80 carabinieri coinvolti
Oltre 80 Carabinieri e il supporto del Nucleo Elicotteri di Orio al Serio sono stati impiegati nell’operazione. Le indagini sono tuttora in corso per accertare eventuali collegamenti con altri furti in abitazione e colpi analoghi registrati negli ultimi mesi nella Bergamasca. Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari: vige la presunzione d’innocenza per tutti gli indagati fino a eventuale condanna definitiva.
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