Ex Berta di Tavernola, progettisti all’opera. In primavera la riqualificazione

L’IDEA. L’area acquistata nel 2018 per dare più spazio alle associazioni. Il piazzale diventerà parcheggio turistico. Intervento da circa 200mila euro.

Tavernola

Avviato l’iter per far partire la riqualificazione dell’ex area Berta, di proprietà del Comune di Tavernola. L’amministrazione del sindaco Roberto Martinelli ha affidato a due professionisti l’incarico (in totale circa 27mila euro) di redigere il progetto architettonico, strutturale e per l’impianto elettrico e di illuminazione relativo alla riqualificazione dell’immobile, che comprende l’area destinata a parcheggio turistico per Monte Isola e il fabbricato delle ex officine, che diventerà uno spazio destinato a Pro loco, Protezione civile e Gruppo vogatori.

Il finanziamento

L’opera pubblica era stata cofinanziata (all’epoca era governatore lombardo Roberto Maroni) nell’ambito dell’Accordo quadro di sviluppo territoriale per l’area del Sebino, siglato dai sindaci del lago dopo l’installazione «The floating piers» di Christo. Nel 2018 Regione Lombardia aveva stanziato 600mila euro a favore di due progetti tavernolesi e l’accordo prevedeva che il Comune ne mettesse sul piatto altrettanti, per un totale di 1,2 milioni di euro circa. La Giunta (era sindaco Filippo Colosio) decise di destinare 700mila euro per la prosecuzione del marciapiede da Gallinarga alla piazzola della galleria del Corno – intervento rimasto al palo a causa dell’aumento dei costi e per il quale il Comune sta cercando contributi aggiuntivi –, mentre con 350mila euro circa era stato acquistato il comparto ex Berta, che per anni aveva ospitato la storica ditta di autotrasporti, con l’idea di lasciare i restanti fondi per la riqualificazione dell’edificio e del piazzale.

L’edificio

Prospiciente alla statale 469 e nelle adiacenze del cementificio ItalSacci, si tratta di un’area polifunzionale di 4.500 metri quadrati, di cui 1.250 occupati da un immobile, 1.800 a piazzale (dal 2021 vi è stata trasferita provvisoriamente la piazzola ecologica a causa del movimento franoso del monte Saresano), mentre sui restanti sorge un fabbricato confinante con il cementificio. Ora, dopo anni, qualcosa si muove: due le determine pubblicate di recente per dare attuazione concreta alle decisioni della Giunta Martinelli. All’ingegnere Stefano Genuessi, con studio a Sedrina, è stato conferito l’incarico di progettazione architettonica e strutturale per alcuni interventi di rinforzo delle strutture in carpenteria metallica nei due edifici al piano terra, che saranno utilizzati dalla Pro loco, dalla Protezione civile, ma anche dal gruppo dei Vogatori e per i mezzi comunali. «Trattandosi di un edificio abbandonato da tempo – spiega Martinelli –, dobbiamo provvedere a consolidare la sua staticità in modo tale da garantire la sicurezza degli occupanti di questi spazi, un tempo adibiti a officina e ricovero dei camion». L’altro incarico, invece, riguarda la redazione del progetto dell’impianto di illuminazione ed elettrico, affidato al perito industriale Stefano Papetti, con studio a Levate.

Lavori in primavera

I costi degli interventi di riqualificazione sostenuti con la rimanenza dei fondi del vecchio Accordo quadro del dopo Christo, per circa 200mila euro. «Pensiamo di non superare questo budget, ma se necessario il Comune interverrà», dichiara soddisfatto il sindaco. Secondo il cronoprogramma, la Giunta dovrebbe approvare i progetti definitivo-esecutivi entro la fine dell’anno, per poter appaltare e iniziare i lavori (dovrebbero durare un paio di mesi) in primavera. Entro l’estate il Comune potrà così disporre di un’altra area parcheggio a pagamento per i turisti e le associazioni avranno più spazi.

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