Frana del monte Saresano: tre interventi «in profondità» per bloccarla

TAVERNOLA. Definito il piano di fattibilità per mitigare lo smottamento di oltre 2 milioni di metri cubi di materiale. Sono stati individuati i punti in cui si opererà. I sindaci chiedono di contenere i disagi per i residenti.

Pronto il piano di fattibilità del progetto di mitigazione della frana di oltre 2 milioni di metri cubi del Monte Saresano di Tavernola redatto dal pool di professionisti dello studio ingegneristico dell’Alpina spa di Milano, operativa dal 1954. «Il meglio sul mercato» secondo Regione Lombardia che dal 22 febbraio del 2021 è costantemente «sul pezzo». Una frana sorvegliata da tempo, 24 ore su 24, con sistemi di rilevazioni del cementificio ItalSacci, potenziati dopo l’accelerazione di febbraio e un radar da terra gestito da Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) a cui confluiscono tutti i dati. L’ultimo report dell’ente conferma che il movimento dei tre settori monitorati è stabile, si aggira su una media di 0,11 millimetri al giorno, contro i 10 e 25 millimetri di due anni fa.

Fattibilità tecnica

In un recente incontro istituzionale nella sede di Sarnico dell’Autorità di bacino dei Laghi d’Iseo, Endine e Moro (Adb), coordinatrice dell’intera problematica per conto della Regione, è stato presentato ai sindaci di Tavernola Ioris Pezzotti, di Parzanica Battista Cristinelli e di Vigolo Gabriele Gori il progetto di fattibilità tecnico-economica, al fine di definire tutte le attività connesse all’intervento, ovvero il piano della sicurezza e le opere di cantiere che ricadono sui territori dei tre Comuni e che necessariamente devono essere previste nella stesura del progetto definitivo esecutivo che sarà pronto alla fine dell’anno. Attività che coinvolgono viabilità e aree di cantiere pubbliche e private.

Un impegno importante

«Tre gli interventi previsti - spiega il sindaco di Tavernola - uno sul piede della frana a monte della bretella, un secondo sull’area della ex piazzola ecologica e un terzo sotto la casa diroccata della località Squadre di Vigolo situata lungo la Sp 78 interrotta al transito. I tecnici ci hanno assicurato che gli interventi avranno un impatto minimo sull’esterno in quanto si lavora in profondità». «Un impegno importante per Regione Lombardia che segue ogni fase con molta attenzione trattandosi di una delle frane più problematiche», ha sottolineato Roberto Cerretti, direttore vicario regionale del dipartimento della Protezione civile presente all’incontro di Sarnico.

Lavori e viabilità

«Per questa ragione è fondamentale ai fini del progetto esecutivo - rimarca Gloria Rolfi, direttore di Adb - condividere tutti gli aspetti cantieristici, infrastrutture, reti, impianti esistenti, viabilità, e definire tutte le attività connesse all’intervento che interessano i territori e le competenze dei singoli Comuni. Temi che abbiamo discusso con la stessa cementeria ItalSacci». Inevitabile l’impatto dei lavori sulla viabilità del raccordo a lago e della bretella. Al riguardo i sindaci hanno chiesto «niente chiusure totali ma solo temporanee per contenere i disagi per i residenti». Per bocca di Pezzotti gli amministratori si dichiarano «soddisfatti del metodo condiviso con cui si sta procedendo, rassicurati inoltre da Cerretti del pieno sostegno della Regione qualora fossero necessarie ulteriori risorse per far fronte ad imprevisti».

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