La «Banda di Volpino», al traguardo del secolo: una storia, tante sfide

COSTA VOLPINO. Compie cento anni il Corpo musicale. Il direttore: sguardo avanti, ma coi valori di sempre. Il concerto di Santo Stefano celebrerà la ricorrenza

Valori umani e cultura musicale: sono le chiavi che aprono le porte del Corpo musicale di Costa Volpino che la sera di Santo Stefano proporrà il solito concerto augurale ma che quest’anno avrà un sapore speciale: sarà il momento culminante delle iniziative messe in campo per festeggiare i cento anni di attività. La «Banda di Volpino» venne fondata l’11 marzo 1925 da alcuni giovani di Volpino e dal parroco don Michele Negrini. Autofinanziandosi, comprarono i primi strumenti musicali e scelsero, come primo maestro, Angelo Bertoni. Da allora, le note di clarinetti, flauti, trombe e tromboni hanno risuonato e risuonano tutt’ora nella sala prove in oratorio e nelle vie del paese tutte le volte che è necessario sottolineare la solennità di una processione o di un evento istituzionale.

La storia del Corpo musicale è costellata di aneddoti, racconti, volti, persone: per ripercorrerla, è stato scritto un libro che potrà essere acquistato durante la serata di venerdì 26 dicembre. «Il Corpo musicale – si legge nel saluto del presidente Mauro Zendra – è l’esempio che una comunità può crescere lasciando spazio a tutti quelli che lo desiderano, nei ruoli che più li caratterizzano. Credo che la grandezza e la durata della nostra banda siano dovute alla convinzione di tante persone che hanno pensato che fosse una cosa importante e che hanno dedicato gran parte del loro tempo libero per farla crescere. Spero che questo sia il punto di partenza per i prossimi cento anni, in cui nuove sfide e nuovi traguardi attendono il Corpo musicale. Sfogliando il libro, si trovano i racconti e le fotografie che raccontano la storia della nostra associazione: “nostra” nel senso dell’intera comunità, e che mi auguro possa continuare a essere il punto di riferimento per nuovi giovani».

La Alto Sebino Junior band

«Cent’anni di storia – aggiunge il direttore, il maestro Paolo Bettoli – rappresentano un’eredità davvero importante. L’interpretazione dei tempi porta a una condivisione allargata degli intenti: ne è un esempio, a tal proposito, l a Alto Sebino Junior Band, che senza dubbio è uno dei fiori all’occhiello dell’associazione e che lascia palesemente intendere quale sarà la prospettiva futura». Tuttavia, valori e princìpi non si toccano: «Dal punto di vista umano – sottolinea ancora Bettoli – i valori da difendere sono gli stessi di cento anni fa: la volontà, il rispetto, il mettersi a disposizione, il mediare, il valorizzare i talenti, il cogliere le diversità come risorse, il rapportarsi costante tra giovani e meno giovani, ragazzi e ragazze, donne e uomini».

Un nuovo repertorio

Dal punto di vista musicale invece molto è cambiato: «Oggi sin dai primi passi i giovani musicisti si approcciano allo strumento seguiti da docenti qualificati che utilizzano metodi e spartiti accattivanti frequentemente condivisi con i coetanei, mentre trenta o quarant’anni fa lo strumento veniva consegnato dopo mesi, se non anni di solfeggio. Anche il repertorio, da un po’ di anni a questa parte, interpreta le aspettative del pubblico, delle giurie, dei maestri e dei bandisti. Nel passato più lontano il ruolo sociale e culturale della banda era soprattutto quello di portare in piazza ciò che veniva proposto nei grandi teatri, naturalmente con le dovute proporzioni e con le competenze e i mezzi che “passava il convento”. Oggi è normale che la banda si misuri anche con brani originali, colonne sonore cinematografiche, importanti brani tratti dal repertorio classico, sinfonico e operistico».

Oggi sin dai primi passi i giovani musicisti si approcciano allo strumento seguiti da docenti qualificati che utilizzano metodi e spartiti accattivanti frequentemente condivisi con i coetanei, mentre trenta o quarant’anni fa lo strumento veniva consegnato dopo mesi, se non anni di solfeggio

Il concerto di Santo Stefano sarà al PalaCbl e inizierà alle 20,45; il pubblico potrà ascoltare per la prima volta il brano che il bandista Enrico Gaia ha composto per la gloriosa storia del Corpo musicale di Costa Volpino.

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