Palazzo Martinoni a una società tedesca: a Riva di Solto aprirà un hotel di lusso

LA VENDITA. Siglato l’atto notarile che vede lo storico palazzo affacciato sul lago d’Iseo passare nelle mani di una società di un imprenditore tedesco. Il sindaco: «Il Comune incasserà soldi e opere per 800mila euro».

Riva di Solto

Il rogito per il passaggio di proprietà di Palazzo Martinoni, lo storico edificio che caratterizza il lungolago di Riva di Solto, è stato firmato in uno studio notarile di Milano nel tardo pomeriggio di venerdì 12 dicembre. Il conte Paolo Martinoni, rappresentante della nobile famiglia che lo ha utilizzato come dimora fino alla metà del secolo scorso, lo ha ceduto alla società di un imprenditore tedesco innamorato del lago d’Iseo e intenzionato a trasformare l’immobile in un albergo di lusso destinato a ospitare turisti «alto-spendenti», secondo una definizione attualmente in voga.

Entro fine mese la convenzione con il Comune

La nuova proprietà entro la fine del mese dovrà sottoscrivere la convenzione urbanistica che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Lorenzo Lazzari aveva impostato giusto un anno fa, dando il via libera al cambio di destinazione d’uso di Palazzo Martinoni: da residenza privata a turistico-ricettiva. «Abbiamo saputo che è stato concluso il rogito – conferma il primo cittadino – e che le parti hanno firmato l’atto di compravendita».

Lo Stato ha diritto di prelazione: bisogna attendere 60 giorni

Le parti coinvolte preferiscono aspettare a rilasciare dichiarazioni perché, dal punto di vista formale, la Soprintendenza ha sessanta giorni di tempo per esercitare il diritto di «prelazione» sul palazzo, che è considerato un bene culturale e quindi lo Stato ha due mesi di tempo per l’eventuale acquisto dell’immobile allo stesso prezzo e alle stesse condizioni pattuite tra le parti. Nel frattempo, l’atto di vendita resta sospeso e solo al termine di questa scadenza, nel caso in cui lo Stato non eserciti la prelazione, il bene passerà a tutti gli effetti al nuovo proprietario.

Tra oneri e opere al Comune 800mila euro

««La nuova proprietà – spiega il sindaco – verserà nelle casse comunali poco più di 170mila euro e realizzerà opere, come un nuovo marciapiede sul lungolago, per 320mila euro»

Tuttavia la società dell’imprenditore tedesco è attesa nei prossimi giorni in municipio a Riva di Solto per firmare la convenzione preparata un anno fa. Il documento non prevede soltanto impegni di tipo urbanistico: «La nuova proprietà – spiega il sindaco – verserà nelle casse comunali poco più di 170mila euro e realizzerà opere, come un nuovo marciapiede sul lungolago, per 320mila euro. A questo si aggiungeranno gli oneri di urbanizzazione che entreranno nelle casse del Comune parallelamente al progredire dei lavori. Complessivamente, da questa operazione il comune di Riva di Solto incasserà soldi e opere per circa 800mila euro».

Opportunità per lo sviluppo turistico

Palazzo Martinoni venne costruito come convento nel XV secolo e divenne di proprietà della famiglia nel 1700.

«Sarà un’opportunità importante, perché le previsioni sui flussi turistici indicano che il Sebino continuerà ancora per i prossimi anni ad essere una meta ricercata»

L’immobile, essendo tutelato dalla Soprintendenza, non potrà essere stravolto: forme e volumi resteranno quelli attuali, e anche lo storico giardino dovrà essere mantenuto. «La nuova proprietà – conclude il sindaco – dovrà quindi presentarci il progetto per la trasformazione dell’immobile in un hotel: non conosciamo quali siano le loro intenzioni, ma possiamo dire che per Riva di Solto e per tutto il lago di Iseo sarà un’opportunità importante, perché le previsioni sui flussi turistici indicano che il Sebino continuerà ancora per i prossimi anni ad essere una meta ricercata, e alberghi di questo tipo sono carenti».

Per Riva di Solto, paese di circa 800 abitanti, l’arrivo dell’investitore tedesco conferma la svolta turistica degli ultimi anni, con oltre 40mila presenze registrate nei bed and breakfast e nel campeggio che è rimasto chiuso per tutto il 2025, ma che, secondo voci insistenti, riaprirà la parte ricettiva nel corso del prossimo anno, dopo che la scorsa estate aveva riavviato il servizio ristorante.

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