«Manutenzione straordinaria». A Carona lo sci stenta a decollare

IL COMPRENSORIO. Seggiovie affidate a Belmont il 17 dicembre: Valgussera e Conca Nevosa aprono a giorni, Alpe Soliva più avanti. Attivata una navetta.

Carona

È stato chiaro sin da subito che l’avvio in tempi rapidi della stagione sciistica a Carona sarebbe stata una missione quasi impossibile. L’affidamento dal Comune alla Belmont Foppolo delle seggiovie di Alpe Soliva, Conca Nevosa e Valgussera è avvenuto solo a inizio dicembre, quando l’inverno delle altre stazioni orobiche era già partito. E da lì ha preso il via una corsa contro il tempo. Con il traguardo che verrà raggiunto tra poco per due delle tre seggiovie, mentre le condizioni dell’impianto biposto di arroccamento (Alpe Soliva) richiedono ancora un po’ di pazienza.

Qualche protesta

Le proteste di chi in questi giorni è arrivato in alta Val Brembana per le vacanze natalizie e ha trovato tutto chiuso a Carona non sono mancate. E i fantasmi della tormentata storia recente degli impianti - fatta di fallimenti, vendite e stagioni saltate - sono tornati a fare paura. Un comunicato dell’Amministrazione comunale di Carona ha provato a fare chiarezza: «Considerata l’importanza del pieno funzionamento di tutti gli impianti di risalita, l’Amministrazione proseguirà nella costante azione di monitoraggio e sollecito con il gestore per ottenere quanto prima la piena fruibilità del comprensorio».

Le cose sarebbero andate diversamente «se fossimo partiti a novembre, a ottobre, o a giugno»

La Belmont Foppolo di Giacomo Martignon, proprietaria degli impianti di Foppolo e unica società partecipante sia alla manifestazione di interesse pubblicata a marzo sia al bando di novembre, si è aggiudicata la gestione degli impianti di Carona per i prossimi 15 anni. Un passo che consentirà avvii più tranquilli alle prossime stagioni e continuità al progetto del comprensorio con biglietto unico tra Foppolo e Carona.

«Questione di giorni»

Sulla partenza di questa stagione, Martignon fa notare che «l’affidamento è del 17 dicembre per tutte le seggiovie. Si è proceduto nell’ordine logico. Prima il Valgussera è stato collaudato, apriamo tra due giorni, una volta finita la preparazione del manto nevoso. Sul Conca Nevosa stiamo lavorando a tempo pieno, tra qualche giorno sarà pronto anche quello. Poi procederemo con Alpe Soliva, che ha delle rulliere da smontare».

Bisognerà attendere dunque lo svolgimento delle operazioni di manutenzione imprevista e straordinarie, «per garantire un positivo esito delle prove e delle verifiche in sede di ispezione».

«Noi i primi a rimetterci»

«Partire da Alpe Soliva non avrebbe avuto senso» fa notare Martignon, sottolineando l’impossibilità di sciare con Conca Nevosa e Valgussera chiuse. Resta il rammarico che le cose sarebbero andate diversamente «se fossimo partiti a novembre, a ottobre, o a giugno», anche perché, nel frattempo, «siamo noi i primi a rimetterci, con meno gente e prezzo ridotto».

Attivata una navetta

Per mitigare i disservizi derivanti dalla temporanea chiusura dell’impianto di arroccamento, il Comune di Carona ha attivato una navetta che consente di raggiungere gli impianti con partenza dalla fermata dell’autobus di linea (prenotazione diretta al numero 328.0424902).

Complici le buone condizioni meteo, questi giorni stanno facendo registrare presenze altissime in tutte le località bergamasche con impianti aperti (restano chiuse, per mancanza di neve, gli impianti degli Spiazzi di Gromo). Lunedì 29 dicembre si sono registrati due infortuni sulle piste, con intervento del soccorso sanitario: poco dopo le 12 a Foppolo a farsi male sono stati un ragazzo di 21 anni e una donna di 39 (in codice giallo); alla stesso ora al Pora è stata soccorsa una sciatrice cinquantottenne, sulla pista Coppa Europa (trasportata, anche lei in codice giallo, all’ospedale di Piario).

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