Sci, per 15 anni Carisole alla Belmont-Foppolo: «Inizia una nuova era»

IL COMPRENSORIO. Carona ha affidato la gestione: adesso avvii di stagione tranquilli e maggiore fiducia nel futuro. L’imprenditore: «Si può partire a rinnovare la stazione».

Carona

È stata assegnata nella mattinata di mercoledì 10 dicembre la gestione per 15 anni degli impianti di risalita di Val Carisole, proprietà del Comune di Carona (seggiovie Alpe Soliva, Valgussera e Conca Nevosa). Al bando, scaduto lo scorso 4 dicembre, si è presentata solo la Belmont-Foppolo di Giacomo Martignon, proprietaria già degli impianti di risalita di Foppolo (Quarta Baita e Montebello).

Unica gestione e unico skipass

Si torna, quindi, a una gestione unica del comprensorio Foppolo-Carona, con unico skipass che sarà garantito per i prossimi anni. E finiscono le incertezze che avevano caratterizzato gli avvii di stagione invernale degli ultimi anni, con tutte le difficoltà legate al marketing e alla promozione della stazione. «Per anni l’incertezza sugli impianti ha congelato tutto - commenta Giacomo Martignon - . Ed è impossibile investire se non sai nemmeno se riuscirai ad aprire. Ora, finalmente, il nodo è sciolto: grazie al Comune di Carona per aver preso in mano la situazione, e grazie a Comune e commissario di Foppolo per aver sistemato gli altri impianti prima. Fine del limbo».

Soddisfazione e sollievo, ma non solo

«Ora si parte di corsa: bisogna prendere in mano impianti e piste di Carona in tempi record. Siamo in ritardo cosmico»

«Siamo soddisfatti - continua Martignon - ma in realtà c’è un misto di sollievo, fatica e un po’ di amaro in bocca. Questa soluzione poteva arrivare molti anni fa, costando la metà al Comune e rendendo il doppio al Fallimento Brembo Super Ski. Invece abbiamo perso otto anni dietro idee fantasiose. Ora si parte di corsa: bisogna prendere in mano impianti e piste di Carona in tempi record. Siamo in ritardo cosmico: serviranno efficienza, nervi saldi e un pizzico di fortuna per aprire tutto nelle feste». Dal prossimo anno poi l’atteso rinnovamento, rinviato continuamente.

Il 2026 sarà l’anno del rinnovamento

«In cinque anni vogliamo trasformare completamente la destinazione: dare un’identità forte, distinguendosi da quello che offrono gli altri, per attrarre turisti internazionali»

«Dal 2026 inizia una nuova era - prosegue Martignon -. I cantieri sono già aperti: avremo la nuova seggiovia del Montebello, le piste migliorate, l’innevamento potenziato e hotel in arrivo. In cinque anni vogliamo trasformare completamente la destinazione: dare un’identità forte, distinguendosi da quello che offrono gli altri, per attrarre turisti internazionali. La stazione non può vivere solo di sci e turismo locale mordi e fuggi».

«Siamo un gruppo di privati che questa montagna l’ha scelta da tempo»

«Serviranno capitali e competenze di livello, e coinvolgeremo gradualmente nuovi investitori e operatori lungo la strada. Per ora abbiamo americani, svedesi, londinesi»

In campo alcuni imprenditori. «Siamo un gruppo di investitori privati che questa montagna l’ha scelta da tempo. Crediamo nel progetto, lo troviamo affascinante e con un enorme potenziale. Non sarà facile: la concorrenza è tosta. Serviranno capitali e competenze di livello, e coinvolgeremo gradualmente nuovi investitori e operatori lungo la strada. Per ora abbiamo americani, svedesi, londinesi. Pare che l’entusiasmo arrivi soprattutto da chi guarda questa montagna con occhi nuovi. Ma chissà: forse i bergamaschi torneranno ad appassionarsi».

Fiducioso il sindaco di Carona

«L’iter del bando - aggiunge il sindaco di Carona, Aldo Ruffini - si è rivelato molto complesso in quanto il project financing è stato analizzato da una società preposta e competente in progetto di partenariato pubblico- privato. Ora non possiamo che esprimere soddisfazione. Il Comprensorio ha un’unica regia, non ci saranno più discussioni su metodi di gestione o vari riparti. I 15 anni di affidamento danno tranquillità per un avviamento delle stagioni sia invernale sia estive senza patemi d’animo, come invece successo negli ultimi anni. Credo che tutto il comprensorio ne trarrà beneficio. Sarà così restituita al nostro territorio quella vocazione turistica che ci permette di vedere il futuro con adeguata fiducia».

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