Sindaci, 26 in lizza per 11 Comuni: al voto 26mila bergamaschi - La mappa

ELEZIONI. Nessuna corsa solitaria, ovunque almeno due liste. Pochi simboli, vari «ex» tentano il ritorno. Si vota domenica 14 e lunedì 15 maggio.

Ventisei aspiranti sindaci, di cui otto donne. E 26 liste, con 260 candidati ai Consigli comunali. È la pattuglia che si prepara ad affrontare, tra un mese, le elezioni amministrative in undici Comuni bergamaschi. Una tornata di taglia «small», in attesa del turno, ben più corposo, del 2024. Al voto sono chiamati 26.765 elettori orobici, mentre la popolazione complessiva dei Comuni coinvolti è di poco più di 32mila abitanti.

Vota anche Calolziocorte

Al voto vanno anche i «vicini» di Calolziocorte, che conta circa 13mila abitanti: qui si schierano 3 aspiranti sindaci, tra cui una donna. Sono undici, considerando anche i vicini lecchesi, i sindaci uscenti che potevano ripresentarsi, ma non tutti hanno scelto di farlo. Vanno a caccia di riconferma Mattia Carrara ad Aviatico, Alessandra Locatelli a Mapello, Gianmaria Brignoli a Paladina, Maurizio Pezzoli a Pianico, Giorgio Cavagna a Serina, Enzo Poli a Casnigo, Laura Arizzi a Piazzolo, Marco Ghezzi a Calolzio. Si preparano invece a passare la mano (non saranno in lizza neanche come aspiranti consiglieri), Angela Bellini a Villa d’Ogna e Giuseppe Astori a Oltre il Colle, oltre a Vittorino Verdi a Capriate San Gervasio. Si è pensato fino all’ultimo a una sfida contro il quorum a Mapello, dove la lista della sindaca uscente Alessandra Locatelli pareva l’unica in corsa. È invece arrivata al fotofinish la compagine guidata da Irene Filippazzo.

Le liste «cugine»

In generale, e in controtendenza rispetto agli ultimi anni, non ci sono Comuni «monolista». Si evita così il rischio di commissariamento in caso di insufficiente partecipazione al voto, e anzi ben cinque dei dodici municipi al voto propongono una contesa fra tre liste. Un segnale certamente positivo in anni di flessione delle candidature, ma suonerebbe un po’ spericolato trarre linee di tendenza da una tornata così limitata nei numeri. Tanto più che l’impressione è che in qualche caso a scendere in campo siano state liste «cugine», che propongono un’idea di collaborazione più che di sfida, evitando di «incagliarsi» nel quorum. Sembra così per esempio nella piccolissima Piazzolo (87 abitanti), con due compagini guidate rispettivamente dalla sindaca Laura Arizzi e dalla sua attuale vice Ernestina Molinari.

Vice che è stata peraltro già sindaca a Piazzolo, per dieci anni. E non l’unico caso di ex primo cittadino che «torna alla carica»: ad Aviatico si (ri)propone Stefano Dentella, a Capriate c’è il già citato Cristiano Esposito, a Serina Michele Villarboito. E altri ex sindaci sono in corsa da consiglieri: per esempio Cesare Valsecchi a Calolziocorte e Mauro Dorici a Capriate, mentre Giovanni Fattori, già sindaco di Serina, «sbarca» a Piazzolo. Va al voto un anno prima del previsto Foresto Sparso, colpito a febbraio dalla prematura scomparsa del sindaco Gennaro Bellini.

Paesi medio-piccoli

Pochi i simboli di partito: all’appuntamento col voto ci sono in generale Comuni medio-piccoli, in cui pesano dinamiche locali ben più di quelle politiche. Se il Pd sotto i 15mila abitanti non presenta il logo (anche se c’è il sostegno del circolo locale al progetto civico di Rossella Presezzi a Capriate), il centrodestra viaggia unito, sotto le insegne di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia a Mapello (con Alessandra Locatelli) e Paladina (Gianmaria Brignoli). A Capriate, Cristiano Esposito, pur con una lista di varia estrazione, ha il solo simbolo lumbard (simpatizzanti delle altre forze di centrodestra, ed ex esponenti della maggioranza uscente, sono presenti anche nel gruppo di Alice Arnoldi). A Villa d’Ogna è infine comparsa una lista «Fiamma Tricolore», con candidati da fuori provincia.

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