«Un dolore condiviso è più facile da portare». Brembilla si stringe attorno alla famiglia di Franco

I funerali. Una chiesa gremita quella di Brembilla nel pomeriggio di giovedì 16 febbraio per l’ultimo saluto al 51enne Franco Magri.

«La nostra valle, il nostro paese è stato capace di essere vicino alla famiglia nel momento del dolore. Perché nei nostri paesi, in questi momenti, nasce un sentimento umanissimo, che è la solidarietà. La capacità di metterci vicino a chi ha un peso grande e portarne un pezzettino. Perché un dolore condiviso è più facile da portare». Così il parroco di Brembilla don Andrea Sartori, giovedì 16 febbraio, ha iniziato l’omelia funebre per Franco Magri, il 51enne morto dopo un malore lunedì, dopo un pomeriggio trascorso a tagliare la legna nel bosco, in località Cavaglia.

Era stato soccorso dal figlioletto di sei anni, Giovanni, e poi da un giovane di Brembilla. Vani, però, anche i soccorsi portati dal personale sanitario.

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Giovedì i funerali, in una chiesa prepositurale gremita. Vicino alla bara la compagna Emanuela, la figlia Giulia, i fratelli. Dopo l’omelia del parroco il ricordo all’altare del nipote Andrea che alla fine ha voluto anche ringraziare il giovane che aveva fatto il possibile per tentare di salvare Franco. Al termine il corteo funebre verso il cimitero: Franco Magri riposerà accanto ai genitori.

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