Vaccini, sprint al «Papa Giovanni»: raddoppiano le linee e tensostruttura

Da giovedì nel foyer dell’ospedale 1.728 dosi al giorno. All’esterno verrà montato un nuovo hub. Si valuta un centro a Zogno. Tre nuovi sedi per la Bergamo ovest e la Est punta a 2.500 inoculazioni quotidiane.

Sarà l’Asst «Papa Giovanni» a farsi carico dello sprint vaccinale in città. L’azienda ospedaliera, ieri, ha infatti messo a punto il «piano d’attacco» per potenziare le somministrazioni, fronteggiando l’onda invernale del Covid. E l’aumento delle richieste: dopo l’intervallo minimo dal primo ciclo sceso a 5 mesi, da oggi - lo conferma la Regione - si aprono le prenotazioni della terza dose anche per la fascia 18-39 anni.

Due le linee d’azione del «Papa Giovanni»: da giovedì raddoppiare le dosi giornaliere e, dal nuovo anno, aprire un ulteriore hub, una tensostruttura negli spazi esterni dell’ospedale della Trucca. Una possibilità che era già al vaglio dopo aver scartato l’ipotesi di utilizzare un’ala dell’ex Auchan di via Carducci e che ora accelera, anche per rispondere al richiamo di Guido Bertolaso. Sabato, infatti, il coordinatore della campagna vaccinale lombarda aveva sollecitato Ats e Asst a un maggiore sforzo organizzativo, soprattutto sui «booster», per alzare l’asticella a 100mila dosi giornaliere. Ieri pomeriggio il direttore generale di Ats Bergamo Massimo Giupponi si è confrontato con i vertici delle tre Asst locali proprio per comporre il quadro e verificare l’avanzamento della campagna vaccinale. L’impegno è tornare ai livelli della campagna massiva dei mesi scorsi, con una nuova «chiamata alle armi» per il personale medico, infermieristico, amministrativo.

I numeri

Dal 2 dicembre, quindi, l’Asst «Papa Giovanni» raddoppierà le dosi, superando le 2mila vaccinazioni anti Covid giornaliere (2.200, il 25 per cento dei vaccini somministrati su tutto il territorio bergamasco), spalmate sulle sedi attualmente in funzione: il foyer dell’auditorium «Parenzan» dell’ospedale; i centri di San Giovanni Bianco e S. Omobono, a cui vanno ad aggiungersi le 100 dosi al giorno agli operatori sanitari, gestite dalla piattaforma aziendale. Senza contare fino al 5 dicembre, le somministrazioni dell’antinfluenzale, che totalizza a oggi 17.500 mila dosi somministrate, 10mila in più dell’anno scorso. Spiega Simonetta Cesa, direttore della Direzione professioni sanitarie e sociali: «Prevediamo all’hub “Parenzan” l’attivazione di 12 linee, passando da 120 a 144 vaccini per linea vaccinale al giorno e salendo a 1.728 vaccini somministrati quotidianamente.

Da giovedì, al “Parenzan” dalle 8 alle 20, lavoreranno 24 medici al giorno con turni di 6 ore, 24 infermieri, 8 amministrativi e anche 8 volontari che si alternano ai volontari della Protezione civile e della Provincia. Un modello che stiamo esportando anche a San Giovanni Bianco e a S. Omobono. Al vaglio l’individuazione di ulteriori spazi a Zogno dove sono in corso sopralluoghi tecnici per valutare l’idoneità di alcune strutture». Una programmazione possibile «grazie al contributo insostituibile del personale dell’ospedale, all’organizzazione delle linee secondo i principi di ordine ed efficacia, con l’impegno per quanto possibile a non ostacolare l’attività ospedaliera in piena ripresa», fa notare il direttore generale Maria Beatrice Stasi. Che aggiunge: «Dopo aver allestito in tempi immediati, con costi contenuti e assicurando il massimo confort ai cittadini il foyer dell’auditorium interno all’ospedale, ora siamo pronti ad aumentare le linee vaccinali nel rispetto degli stessi requisiti. Abbiamo inoltre previsto di allestire anche una tensostruttura riscaldata nell’area esterna dell’ospedale per cui è già avviata, a cura dell’Unità tecnico patrimoniale, l’individuazione della migliore soluzione».

La tensostruttura rappresenterà la soluzione di continuità dell’hub della città in capo alla Asst del Papa Giovanni dopo la chiusura della Fiera. «Una soluzione scelta dopo aver fatto sopralluoghi in diverse strutture che tuttavia avrebbero richiesto tempi lunghi di adeguamento strutturale e impiantistico incompatibili con le necessità di velocizzare la campagna vaccinale», precisa Stasi. La campagna vaccinale all’Asst Papa Giovanni XXIII ha registrato fino al ieri circa mille inoculazioni di terze dosi al giorno, per un totale di 21mila terze dosi già inoculate, a cui aggiungere 1.800 prime dosi a ottobre e novembre. Per il direttore di Ats Giupponi, proprio in virtù «dell’implementazione degli impegni presi da tutti i soggetti - che ringrazio - e della verifica in corso della disponibilità degli ospedali privati, valuteremo se saranno necessari nuovi hub cittadini oppure no. A fine settimana faremo di nuovo il punto e vedremo. L’obiettivo è che il sistema garantisca 9.500 terze dosi giornaliere per mantenere la nostra provincia, unica a livello regionale, con un tasso di incidenza basso».

Le energie in campo

L’Asst Bergamo ovest si avvia a far partire gli hub di Treviglio, Antegnate e Martinengo. La Bergamo est invece punta, da giovedì, a 2.500 vaccinazioni giornaliere, garantite 7 giorni su 7, per arrivare a 37mila totali entro metà dicembre. «Con i nostri tre centri vaccinali sempre attivi di Chiuduno, Clusone e Rogno (4 con Albino, gestito dalla cooperativa Iml) abbiamo garantito dall’inizio della campagna la somministrazione di più di 600mila dosi di vaccinazioni. Nell’ultimo periodo più di 38mila riferite alla terza dose – ricorda il direttore generale Francesco Locati –. Il nostro impegno prosegue sempre con maggior determinazione e contestualmente ci vede in campo nel garantire anche eventuali nuovi posti letto dedicati ai pazienti Covid nei nostri ospedali. Un impegno a 360 gradi che coinvolge tutti gli operatori, nessuno escluso».

Sono in atto in questi giorni potenziamenti importanti riferiti alle linee vaccinali. «Stiamo attendendo comunicazione circa la partenza delle vaccinazioni ai bambini 5-11 anni: ci troverà pronti con un modello organizzativo già predisposto gestito da pediatri ed esperti in vaccinazioni pediatriche», assicura Locati.

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