Motociclista morto, oggi l’interrogatorio. «Strada pericolosa»

Montello. Il 49enne accusato di omicidio volontario potrà raccontare la sua versione davanti al gip. L’allarme dei residenti: troppi incidenti in questa via.

Sarà interrogato mercoledì mattina 2 novembre in carcere, dal giudice per le indagini preliminari Riccardo Moreschi, l’operaio di 49 anni di Montello arrestato domenica con l’accusa di omicidio volontario per aver investito e ucciso in auto il motociclista Walter Angelo Monguzzi, 55 anni di Osio Sotto, per poi fuggire senza prestare soccorso.

L’uomo non ha rilasciato dichiarazioni ai carabinieri che, poco dopo l’incidente, sono andati a casa sua (abita a poca distanza da via Papa Giovanni XXIII, teatro dello scontro) e lo hanno fatto chiamare al telefono dalla moglie. A lei ha solo detto di avere avuto una discussione con un motociclista, e sulla sua Panda sono stati trovati i segni inequivocabili dell’incidente.

Le testimonianze di cinque automobilisti che viaggiavano nei due sensi di marcia sono concordanti nell’indicare un litigio avvenuto tra Monguzzi e l’automobilista al semaforo e poi, scattato il verde, la Panda avrebbe investito di proposito la moto Bmw. All’origine del litigio, sempre secondo uno dei testimoni, ci sarebbe una mancata precedenza alla rotonda prima del semaforo: Monguzzi avrebbe tagliato la strada alla Panda a cui poi, al semaforo, durante la lite avrebbe anche dato dei calci. Le telecamere del Comune non hanno ripreso il momento dell’impatto tra i due veicoli, ma gli istanti prima e dopo: la lite al semaforo e poi la Bmw di Monguzzi che cade a terra e ruota su se stessa finendo nella corsia opposta. I carabinieri stanno acquisendo i filmati di altre telecamere che potrebbero chiarire la dinamica dell’incidente. La moto, ripartita dopo il verde, nel filmato si vede passare dietro la Panda e affiancarla sulla destra, ma l’auto è ammaccata nella parte anteriore sinistra dunque la Bmw deve aver poi sterzato verso sinistra.

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Il 49enne di Montello ora, se vorrà, potrà raccontare al giudice la sua versione dei fatti e il suo avvocato Andrea Pezzotta chiedere una misura meno pesante del carcere. La salma di Walter Angelo Monguzzi è composta nella casa del commiato «La Pace» di San Paolo d’Argon in attesa dell’autopsia che sarà fissata nei prossimi giorni. La famiglia si è comprensibilmente chiusa nel dolore.

A Montello dopo quanto accaduto lungo via Papa Giovanni XXIII, si torna a parlare di sicurezza della strada. È lo sfogo dei residenti della zona: «È una strada molto pericolosa dove spesso ci sono incidenti, devono aumentare i controlli per evitare che qualcun altro si faccia male» commenta un residente.

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