Cronaca / Valle Cavallina
Sabato 22 Novembre 2025
«Non c’è danno ambientale per le puzze della Montello»
IL CASO. Sulla base delle valutazioni di Ispra, il ministero respinge la richiesta del comitato Aria Pulita: nessun reato, ma resta la criticità.
Montello
Per la prima volta Ispra interviene in merito alla questione ambientale legata alla Montello spa. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale interviene sul problema degli odori lamentato da più parti e chiarisce che «non ci sono elementi che configurano un danno ambientale». In altre parole, non risultano presenti i presupposti previsti dalla normativa vigente, dal codice dell’ambiente e dal codice penale, per parlare di danno ambientale o di reati ambientali. Tuttavia, Ispra «segnala una criticità ambientale che interessa un’ampia porzione del territorio lombardo», una criticità che la normativa attuale non classifica come danno ambientale.
Tuttavia, Ispra «segnala una criticità ambientale che interessa un’ampia porzione del territorio lombardo», una criticità che la normativa attuale non classifica come danno ambientale
Su questa base anche il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica si esprime sulla vicenda, per la prima volta e direttamente. In relazione alle valutazioni di Ispra, ha così respinto la richiesta di riconoscimento di danno ambientale avanzata dal comitato Aria Pulita, concedendo comunque dieci giorni per eventuali osservazioni.
Il parere tecnico di Ispra rimane un riferimento per le autorità che hanno il compito di vagliare e decidere. E secondo l’Istituto «non emergono elementi riconducibili a una sussistenza di impatti sulle risorse naturali tutelate (acque, specie e habitat protetti, terreno) dalla normativa sul danno ambientale, determinati dalle emissioni odorigene dell’impianto». Ispra evidenzia «la complessità del funzionamento dell’impianto, dovuta sia al volume di rifiuti trattati sia alle caratteristiche del territorio, e ricorda le prescrizioni emesse da Arpa Lombardia, come il doppio portone previsto per lo scarico del rifiuto organico, la cui efficacia sarà valutata in futuro».
L’Istituto ricorda infine «le attività di monitoraggio del disturbo olfattivo anche in zone esterne al sito produttivo aziendale, svolte da Arpa e dal Politecnico di Milano, e l’avvio a giugno 2025 del “Progetto Montello spa” con i tecnici di Arpa impegnati in sopralluoghi settimanali nei territori di Montello, Bagnatica, Brusaporto e San Paolo d’Argon per raccogliere dati sulla percezione degli odori generati dall’impianto». La Montello spa, interpellata, non rilascia dichiarazioni in merito.
Il sindaco di Bagnatica, Roberto Scarpellini, commenta: «Per la prima volta il ministero interviene sulla vicenda dichiarando un’importante criticità ambientale determinata dalle emissioni dell’azienda. Non esistono danni sull’ambiente e questo ci rassicura ma il giudizio è un’ ulteriore spinta verso gli enti a concorrere alla risoluzione urgente di una problematica che da anni ormai segnaliamo con forza dai territori. Non aggiungiamo altri elementi critici e risolviamo al più presto quelli esistenti che stanno esasperando la popolazione».
Le reazioni
Il comitato Aria Pulita potrà presentare ulteriori osservazioni entro i dieci giorni concessi, «il che per noi cittadini è un riconoscimento significativo». «Da anni viviamo una situazione che impatta sulla qualità della vita e sul benessere delle famiglie. - concludono da Aria Pulita - Il nostro non è un territorio di serie B: meritiamo la stessa aria pulita, le stesse tutele e la stessa attenzione riservate a qualsiasi altra comunità. Riteniamo quindi indispensabile che Regione Lombardia, Provincia, Comune e Arpa come richiamato dal ministero proseguano e rafforzino le azioni di controllo e mitigazione, verificando con urgenza l’efficacia delle prescrizioni già imposte e valutandone di nuove, se necessario».
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