Siccità, in 21 paesi bergamaschi l’acqua arriva con le autobotti

L’emergenza. I temporali dei giorni scorsi sono ben lontani da risolvere la situazione di carenza idrica. E acqua potabile nei sacchetti direttamente a casa delle famiglie anche a Dossena, dopo Blello e Costa Imagna.

Resta forte la preoccupazione per la siccità nella Bergamasca. Nonostante i temporali degli ultimi giorni in più zone della provincia, infatti, la scarsità di acqua continua a rappresentare un’emergenza per agricoltura e acquedotti. A fotografare bene l’attuale situazione orobica sono i dati forniti dal gestore del servizio idrico integrato Uniacque nel consueto report settimanale sulla siccità. Dati che evidenziano un aumento dei Comuni – tra quelli gestiti da Uniacque –, da 50 a 52, in cui il rischio è considerato moderato (secondo i tre scenari individuati proprio da Uniacque di rischio crescenti, ordinario, moderato ed elevato, quello moderato indica che la risorsa è disponibile a condizione di ridurre gli usi non essenziali). Due in più, Taleggio e Valtorta, rispetto al monitoraggio della settimana precedente.

Nei giorni scorsi Uniacque è intervenuta con autobotti per la prima volta nei Comuni di Albino, Bianzano, Taleggio, Roncola, Ornica

E in aumento sono anche i Comuni in cui il rischio moderato riguarda solo alcune frazioni. Questi salgono infatti da 10 a 12 e a Oneta, Colzate, Trescore, Cenate Sotto, Nembro, Zogno, San Pellegrino, San Giovanni Bianco, Gandino, Costa Volpino, si aggiungono questa settimana Albino e Gandellino. A causa della persistente carenza di acqua continuano i rifornimenti, per le situazioni di maggiore emergenza con autobotti, tramite i bacini di altri Comuni o anche tramite sacchetti d’acqua potabile consegnati direttamente alla popolazione. Nei giorni scorsi Uniacque è intervenuta con autobotti per la prima volta nei Comuni di Albino, Bianzano, Taleggio, Roncola, Ornica. A questi si aggiungono gli interventi con autobotti nei paesi in cui si era intervenuti anche la scorsa settimana: Blello, Colzate, Cornalba, Costa Volpino, Dossena, Gandellino, Nembro, Oltre il Colle, Oneta, Rogno, San Giovanni Bianco, San Pellegrino Terme, Serina, Tavernola Bergamasca, Val Brembilla, Zogno.

Per intervenire ancora più tempestivamente e quando la carenza d’acqua è particolarmente critica, si portano direttamente sacchetti d’acqua potabile alle famiglie. È successo già una quindicina di giorni fa a Roncola, a Costa Valle Imagna e a Blello

I Comuni serviti da autobotti sono quindi 21 attualmente. L’acqua viene presa dove c’è, ad esempio dalla sorgente di Algua (sorgente il cui apporto è fondamentale e che rifornisce anche Bergamo, ma pure il vicino Comune di Costa Serina) o da altri serbatoi più riforniti (ce ne sono 400 in tutta la provincia) e viene utilizzata per rifornire sorgenti minori e bacini in difficoltà. Per intervenire ancora più tempestivamente e quando la carenza d’acqua è particolarmente critica, si portano direttamente sacchetti d’acqua potabile alle famiglie. È successo già una quindicina di giorni fa a Roncola, a Costa Valle Imagna e a Blello, a cavallo tra Val Brembilla e Valle Imagna, dove alcune decine di famiglie residente nelle frazioni dei tre paesi sono state rifornite con sacchetti di acqua potabile. E nell’ultima settimana anche a Dossena. In altri Comuni, invece, si sono recuperati pozzi o falde non utilizzate o sono state aumentate le capacità dei serbatoi: in Valle Imagna, Uniacque è infatti intervenuta riattivando in via straordinaria la falda di Ponte Giurino per portare acqua a Berbenno. Tra le aree in maggior sofferenza a causa della siccità, quindi, ci sono Valle Serina, Isola, Val San Martino e Valle Imagna. E spesso a rischiare di restare a secco sono piccole frazioni in montagna, non collegate alla rete comunale.

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