Delegazione a Bruxelles: «Le istituzioni ci ascoltano»

IL VIAGGIO . Per due giorni 40 persone di Val di Scalve e Val Camonica racconteranno «il disastro» al Parlamento europeo: «È la prima volta».

La storia della diga del Gleno arriva al Parlamento europeo. Mercoledì e giovedì una delegazione della Valle di Scalve e della Valle Camonica sarà a Bruxelles per presentare la storia del disastro, insieme al lavoro che le istituzioni stanno portando avanti nell’anno del centenario. «L’iniziativa è nata lo scorso anno a dicembre – spiega Stefano Albrici, presidente del Comitato per il centenario –. Alice Lazioli, una ragazza di Schilpario che da anni lavora a Bruxelles per Confartigianato, ci ha messo in contatto con il gruppo di Identità e democrazia. Dopo un primo contatto informale, abbiamo dato forma all’iniziativa sul piano organizzativo e siamo felici di averla concretizzata».

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Lo scenario sarà d’eccezione. «Per noi si tratta di un’occasione di grande prestigio – spiega ancora Albrici –. Saremo in un luogo che ci permette di allargare i confini della nostra storia su un piano europeo. Per anni, purtroppo, si è parlato troppo poco del disastro del Gleno, con il rischio che la memoria venisse meno. Quest’anno abbiamo avuto l’occasione di arrivare anche al livello delle istituzioni europee: per noi è un modo per onorare le vittime e rendere degna, forse per la prima volta, una vicenda che non ha meritato finora il riconoscimento dovuto da parte delle istituzioni».

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All’evento hanno lavorato insieme i rappresentanti di Valle di Scalve e Valle Camonica, al pari di quanto avvenuto per le altre iniziative del centenario. «Portiamo avanti il medesimo obiettivo – continua Albrici –. Anche a Bruxelles saremo presenti insieme, come segno dell’unità e della collaborazione che ci ha contraddistinto».

Il programma della due giorni di Bruxelles

Il programma della due giorni a Bruxelles prevede un primo momento istituzionale, oggi alle 18, presso la sala del Parlamento europeo, introdotto dall’europarlamentare Marco Zanni.

«Far conoscere le peculiarità delle nostre province in contesti internazionali come questo è per me un motivo di orgoglio – commenta Zanni –. La sinergia tra territorio locale e istituzioni europee è importante perché permette a queste ultime di avere maggiore consapevolezza delle differenti realtà nel momento in cui dovranno legiferare in ambiti che tra qualche anno toccheranno tutti noi. L’anno corrente rimarca un momento fondamentale per Bergamo e Brescia, che si fregiano del titolo di Capitale italiana della Cultura, ed è emozionante vedere unità tra le due province anche nel ricordare questo evento drammatico di un secolo fa».

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Verrà qui inaugurata anche una mostra dedicata al disastro del Gleno, che rimane allestita per una settimana presso uno spazio espositivo del Parlamento europeo. «Abbiamo realizzato per questa esposizione dieci pannelli illustrativi e informativi, curati da Sergio Piffari – prosegue Albrici –. Viene raccontata la storia della diga, dall’inizio della costruzione alla conclusione del processo».

Giovedì alle 10, invece, è previsto un incontro presso la sede di Regione Lombardia a Bruxelles, durante il quale vi saranno, tra gli altri, l’intervento del docente di Sociologia dell’Università di Bergamo Lorenzo Migliorati e la presentazione del libro di Francesco Zeziola dedicato ai sopravvissuti. Nella delegazione, costituita da 40 persone, oltre alle amministrazioni dei Comuni e al parroco di Vilminore, don Angelo Scotti, saranno presenti anche una rappresentanza dell’Istituto comprensivo e un membro del Cai, che racconterà il progetto della via Decia.

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