Berbenno sotto choc dopo la morte del ciclista. Il sindaco: saremo ai funerali

IL LUTTO. «Una nostra delegazione - ha spiegato il sindaco Locatelli - parteciperà al funerale nel suo paese natale, nel Lodigiano».

Berbenno

«Questa è una tragedia che ha toccato anche la nostra comunità. Tutta l’amministrazione comunale si stringe intorno al dolore dei genitori e dei famigliari». Così il sindaco di Berbenno Manuel Locatelli ha voluto ricordare Michele Negri, il cicloamatore 31enne morto nello schianto in centro al paese, durante la Granfondo di ciclismo. «Una nostra delegazione - continua Locatelli - parteciperà al funerale nel suo paese natale, nel Lodigiano».

Tante le persone che domenica, subito dopo lo schianto, hanno assistito ai rilievi delle forze dell’ordine. Poi il parroco don Michele Lievore, insieme al sindaco, si sono portati nei pressi della salma, ancora accanto al muro, per un momento di preghiera e una benedizione. Nel primo pomeriggio, arrivata l’autorizzazione dalla Procura, la salma di Michele Negri è stata rimossa e accompagnata al cimitero di Berbenno dal servizio di onoranze funebri Eredi Celso Locatelli.

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Il dolore della famiglia di Michele Negri

Il 31enne era figlio unico. I genitori, avuta notizia della morte del figlio, hanno raggiunto la camera mortuaria al cimitero di Berbenno. Ad accoglierli il sindaco Manuel Locatelli, l’assessore Maria Locatelli e il consigliere Sandro Palusci che hanno cercato di dare conforto ai coniugi Negri, distrutti dal dolore. L’agenzia funebre Gelmi di Cavenago d’Adda nel pomeriggio ha poi raggiunto il cimitero del paese valdimagnino per portare la salma alla casa dei famigliari.

La passione per il ciclismo

Michele Negri si era appassionato al ciclismo da giovanissimo, per poi abbandonarlo durante gli studi universitari. Da alcuni anni, però, aveva ripreso le gare, in particolare le granfondo. Aveva preso parte già lo scorso anno alla BGY Airport, scollinando a Selvino tra i primissimi. Nel 2022 aveva conquistato la Houte-Route Pirenei con tre vittorie di tappa. «Improbabile, ma non impossibile» era il motto che si legge sul profilo social del suo team.

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