La montagna chiede aiuto, ma i fondi sono insufficienti

FOCUS. In Valle Imagna bando a 200mila euro, ma le richieste sono state 6 volte tanto. Leggi l’approfondimento di due pagine su L’Eco di Bergamo in edicola venerdì 9 giugno.

Il commercio di montagna ha «fame» di contributi. In Valle Imagna la Comunità montana ha chiuso le richieste di contributi a fondo perso a negozi, ambulanti, alberghi, ristoranti, bar e servizi. A disposizione c’erano 200mila euro e in pochi giorni si sono esauriti i fondi disponibili. Sono arrivate 79 domande per 1.300.000 euro di investimenti nelle loro attività. Per Ascom è un segno di vitalità del settore, negozianti e artigiani cercano di rinnovare loro attività.

E i mercati si svuotano

Dall’associazione nazionale del commercio su aree pubbliche invece arriva un grido d’allarme: i mercati si stanno svuotando. La pandemia e la crisi hanno assestato duri colpi al settore che fatica a riprendersi. In due anni c’è stato un calo del 7,9%, pari a 14mila imprese. E la Bergamasca non fa eccezione. Tante incertezze, anche sotto il profilo normativo, concorrenza abusiva e spazi non sempre accoglienti. Anche se i sondaggi confermano che la clientela è molto affezionata agli acquisti sui banchi.

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