Cronaca / Valle Seriana
Giovedì 27 Novembre 2025
Fiumenero rinuncia al suo Presepe vivente. Ci riproverà nel 2026
LA DECISIONE. Manca ormai meno di un mese al Natale, ma le sue festività quest’anno non saranno allietate dalla suggestiva atmosfera del Presepe vivente di Fiumenero.
La manifestazione, che ha sempre richiamato migliaia di visitatori soprattutto dai paesi limitrofi, era ormai diventata un appuntamento fisso per la piccola frazione di Valbondione, ma nei giorni scorsi gli Amici del Presepio hanno maturato questa sofferta decisione. «Come da nostra abitudine – hanno fatto sapere – abbiamo fatto alcune riunioni per pianificare l’evento, ma ci siamo resi conto che il lavoro di allestimento da portare avanti era tantissimo; dalla costruzione dell’ingresso a quello delle varie casette, dal tracciamento del percorso al posizionamento delle varie transenne in legno che indicavano l’itinerario da seguire, fino alla predisposizione dei vari punti luce sia interni che esterni. Questi sono solo alcuni esempi, e chi ha avuto modo di visitarlo in passato si è potuto sicuramente rendere conto di questo paziente lavoro di preparazione, che iniziava almeno due mesi prima dell’evento».
Malgrado il costante impegno dei volontari, che vi hanno sempre dedicato gran parte del loro tempo libero, «le energie non sono più quelle di qualche anno fa – hanno proseguito gli Amici del Presepio –, soprattutto in considerazione del fatto che si tratta di lavori comunque faticosi».
30 postazioni e 150 figuranti
«Malgrado questa decisione, maturata a malincuore – dicono ancora gli Amici del Presepio –, non ci perdiamo d’animo e vogliamo comunque essere positivi in vista del prossimo anno, perché ci siamo resi conto che, anche da parte delle comparse che hanno dato il loro contributo nelle edizioni precedenti, l’entusiasmo non è mai venuto meno»
Il Presepe di Fiumenero lo scorso anno ha visto andare in scena la sua sedicesima edizione (non era stato organizzato solo nel 2020, anno della pandemia) e ha visto aumentare fino a trenta il numero delle postazioni nelle quali prendevano posto oltre 150 figuranti, di cui una cinquantina rappresentati da bambini dell’infanzia e ragazzi fino alla terza media.
Un percorso guidato portava i turisti, giunti nel corso delle tre classiche date di apertura, a visitare gli scenari di vita quotidiana di boscaioli, alunni, sarte, pastori, cercatori di minerali, frequentatori di osterie e falegnami, solo per citarne alcuni. «Malgrado questa decisione, maturata a malincuore – dicono ancora gli Amici del Presepio –, non ci perdiamo d’animo e vogliamo comunque essere positivi in vista del prossimo anno, perché ci siamo resi conto che, anche da parte delle comparse che hanno dato il loro contributo nelle edizioni precedenti, l’entusiasmo non è mai venuto meno».
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