Frana di Ardesio, Enel si chiama fuori: «Estranei all’evento»

LA REPLICA. «Le cause risultano riconducibili a fattori imprevedibilied estranei all’esercizio dell’impianto», spiega l’azienda.

È dei giorni scorsi l’interrogazione parlamentare presentata alla Camera dall’onorevole Fabrizio Cecchetti, parlamentare della Lega e segretario di presidenza della Camera, ai ministri delle Imprese e del Made in Italy (Adolfo Urso) e dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Gilberto Pichetto Fratin). Riguarda i mancati risarcimenti dopo la frana di Ardesio, originatasi dalla rottura di una condotta di adduzione di Enel Green Power il 5 aprile 2023. E ora, anche la società, proprietaria della condotta e chiamata in causa da Cecchetti, puntualizza la sua posizione in una nota.

«Fattori imprevedibili»

«In riferimento all’interrogazione parlamentare dell’onorevole Fabrizio Cecchetti riguardante l’incidente occorso alla centrale idroelettrica di Ludrigno, ad Ardesio, il 5 aprile 2023 – si legge – Enel Green Power Italia fa presente che ha collaborato sin da subito con le autorità preposte per gestire la fase di emergenza e le fasi successive di ripristino. Con spirito solidale inoltre, pur non ritenendosi responsabile, si è messa spontaneamente a disposizione delle comunità locali anche con proprio personale specializzato, ditte appaltatrici, mezzi di trasporto e quelli adibiti alla movimentazione terra, per fornire assistenza alle persone coinvolte». Secondo Enel Green Power «le cause dell’evento, da quanto emerge dalle analisi tecniche sino ad ora effettuate dalla società, risultano riconducibili a fattori imprevedibili ed estranei all’esercizio dell’impianto».

Cos’è successo il 5 aprile 2023

Quel mercoledì mattina di oltre due anni fa, intorno alle 7, circa 15mila metri cubi d’acqua, insieme a detriti, si sono riversati su via Piemonte, via Alpini, via Monte Secco e nella zona di Carpignolo. Una settantina di persone è rimasta isolata per qualche settimana, mentre due famiglie residenti in via Alpini sono state costrette a lasciare la loro abitazione. Ad oggi, tutti coloro che hanno subìto danni - Comune compreso - sono ancora in attesa di ricevere i risarcimenti.

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