
Cronaca / Valle Seriana
Sabato 07 Giugno 2025
Morta sulla sponda del Serio ad Alzano, «non era stordita da alcol e droga»
IL CASO APERTO. Depositata la relazione del medico legale: nel sangue della 44enne valori non alti. Esclusa la fine violenta e improvvisa.
Il tasso alcolemico era di 0,80 gr/l, dunque non altissimo. E pure la presenza di sostanze stupefacenti nel sangue non era così pregnante come si potrebbe sospettare per una donna dalla vita un po’ deragliata come quella della 44enne di origine marocchina trovata senza vita il 6 aprile scorso sulla sponda del Serio ad Alzano: c’è traccia di assunzione di cocaina nelle 24 ore precedenti al ritrovamento.
Il medico legale Luca Tajana dell’Università di Pavia, nominato consulente dalla Procura, in questi giorni ha consegnato la sua relazione al pm Giulia Angeleri, che coordina le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo. Nel suo rapporto l’anatomopatologo esclude una morte violenta e improvvisa. Dunque, almeno stando agli accertamenti medici, l’ipotesi dell’omicidio viene scartata. Prima di pronunciarsi con certezza, però, in Procura attendono i risultati delle analisi del Ris di Parma che dovrebbero arrivare a fine mese e riguardano le tracce biologiche repertate sul corpo della donna. Per Tajana la 44enne non sarebbe stata stroncata da un malore improvviso, bensì sarebbe morta dopo un’agonia.
Decesso tra il 4 e 5 aprile
Il decesso è da ricondursi alla notte tra il 4 e il 5 aprile e potrebbe aver influito anche il freddo patito dalla donna nella notte trascorsa all’addiaccio e dopo essere finita nel fiume. Avrebbe cercato di guadare il Serio con i pantaloni in mano, che sono stati trovati un chilometro più a valle, trasportati dalla corrente. È dunque possibile che mentre attraversava il fiume sia scivolata in acqua. Il corpo è stato trovato più di 24 ore dopo ed era asciutto. Ma c’è un dettaglio che non è sfuggito agli investigatori. La 44enne portava solitamente capelli lisci, ma quando fu ritrovata senza vita erano ricci. E questo può essere dato dal fatto che prima della scoperta del cadavere erano bagnati (in quei giorni non ha piovuto). Secondo chi indaga, sarebbe uscita a fatica dal fiume e si sarebbe trascinata sulla sponda fatta di pietra, forse camminando a gattoni perché poco lucida per lo choc, visto che l’alterazione da droghe o alcol viene ritenuta leggera. Le ferite riscontrate sul corpo da Tajana sono compatibili con lo sfregamento o l’urto con le pietre della sponda.
Infine, dall’esame delle telecamere non risulta che con lei ci fossero persone la sera che si è inoltrata lungo le sponde del Serio. Nei prossimi giorni il pm Angeleri concederà il nullaosta alla sepoltura della salma.
© RIPRODUZIONE RISERVATA