«Testimone di profonda fede e spiritualità». Addio al Nunzio apostolico Luigi Bonazzi

IL LUTTO . Aveva 77 anni, nel gennaio scorso era tornato in Diocesi dopo una vita dedita al servizio diplomatico per la Santa Sede, da Cuba al Baltico, all’Albania. I funerali venerdì 5 dicembre a Gandino.

Da quando, nel 1980, ha ricevuto il suo primo incarico alla Nunziatura Apostolica in Camerun, sino a pochi mesi fa, quando era in carica in Albania, l’Arcivescovo monsignor Luigi Bonazzi ha operato praticamente in ogni parte del mondo. Ha generato profondo cordoglio la notizia della sua scomparsa all’età di settantasette anni, arrivata nelle prime ore di ieri, a seguito del rapido aggravarsi di una patologia respiratoria.

Il ricordo del Vescovo Beschi

«Sono addolorato per la perdita di un confratello Vescovo e per me anche di un amico sincero a cui mi legava affetto profondo – lo ricorda il Vescovo Francesco Beschi –. Quando tornava a Bergamo, confrontarmi con lui era arricchente perché il suo punto di vista privilegiato di rappresentante del Papa si univa a una testimonianza di profonda fede e intensa spiritualità». Monsignor Beschi racconta di essere «sempre stato colpito dal suo stile umano ed ecclesiale con cui viveva la missione di Nunzio Apostolico come servizio al Vangelo e alla comunità».

«La riconoscenza mia e della Chiesa di Bergamo – conclude il Vescovo – si unisce con affetto profondo nella preghiera ai familiari, alla comunità di Gandino e a molte persone che lo ricordano anche in tante parti del mondo, invocando per lui la completezza del dono della sua vita e della sua vocazione nell’abbraccio del Cristo buon pastore».

Chi era Monsignor Bonazzi

Nativo di Gandino (il 19 giugno 1948), monsignor Bonazzi viene ordinato sacerdote nel 1973, interamente dedito, prima nel ministero sacerdotale e poi episcopale, al servizio diplomatico della Santa Sede. Oltre alla licenza in Sacra Teologia, consegue la laurea in Psicologia e in Scienze dell’educazione. Nel 1977 inizia gli studi nella Pontificia Accademia ecclesiastica, dove si formano i diplomatici della Santa Sede e dal 1980 inizia quel viaggio che lo porta per il mondo. Nel 1999 il Santo Padre Giovanni Paolo II lo nomina Arcivescovo titolare di Atella e Nunzio Apostolico: riceve l’Ordinazione Episcopale nella Cattedrale di Bergamo nella festa di Sant’Alessandro di quell’anno. Tra gli incarichi più delicati a livello diplomatico che ha ricoperto, quello che avvia nel 2004 a Cuba, inviato come Nunzio Apostolico dopo il disgelo governativo verso la Santa Sede, nella difficile fase di ricostruzione della Chiesa locale dopo cinquant’anni di politica del regime di Fidel Castro.

Già dal 1981 è cappellano di Sua Santità. I primi tre anni di addetto alla Nunziatura Apostolica li trascorre in Camerun, seguono quelli a Trinidad (1983-1986) e a Malta (1986-1989). Negli Anni Novanta è uditore presso la Nunziatura apostolica in Spagna (1991-1994) e poi Consigliere presso la Nunziatura apostolica negli Stati Uniti (1994-1996). Rientra in Italia per tre anni, poi dal 1999 torna nel continente americano, questa volta in Canada. È stato poi Nunzio Apostolico ad Haiti (1999-2004) e a Cuba (2004-2009); ancora in Lituania, Lettonia ed Estonia (2009-2013), dove segue da vicino il rinnovamento dell’episcopato, in Canada (2013-2020) e in Albania dal 2020 fino al fino al raggiungimento dei 75 anni. Rientrato in diocesi nel gennaio scorso, è rimasto disponibile per celebrazioni, sempre apprezzato anche per la finezza del tratto umano e per la sensibilità al dialogo e all’ascolto animato da sincero spirito evangelico. Negli ultimi mesi era più presente anche nel suo paese natale, Gandino. Qui aveva celebrato, nel luglio scorso, la festa dei Santi Martiri Patroni, lanciando un appello al valore, sempre più urgente, della pace.

I ricordi

«Anche negli anni scorsi è venuto alcune volte da noi in estate – racconta il parroco di Gandino, don Ferruccio Garghentini –. Mi ha sempre colpito di lui la sua straordinaria umanità, ma anche la sua discrezione, il suo stile semplice». Monsignor Bonazzi si tratteneva spesso con don Garghentini e con gli altri sacerdoti di Gandino. «Gli piaceva stare a tavola con noi e raccontarci delle sue esperienze: erano sempre momenti molto piacevoli sia per lui sia per noi. Anche quando parlava con noi si capiva la sua passione: c’era sempre con il cuore nelle cose che faceva».

«Ricordo la sua generosità nel servizio al Papa - sottolinea il gandinese monsignor Paolo Rudelli, Nunzio in Colombia -. È stato in Paesi difficili e in Paesi con un forte livello di secolarizzazione e ha cercato sempre di essere segno di comunione e unità. Aveva un senso profondo di Chiesa e carisma dell’unità. Ha sempre mantenuto anche un legame forte con la Chiesa di Bergamo e con Gandino». Lo ricorda anche monsignor Eugenio Coter, Vescovo in Bolivia: «Conosco monsignor Bonazzi da quando lui era ancora seminarista. Dietro al sorriso con cui accoglieva sempre, immaginavo la complessità delle situazioni che doveva gestire in nome della Chiesa in contesti ben difficili. Mai però lasciava trapelare le sofferenze che queste situazioni portavano alla Chiesa e a lui che ne era il volto concreto di fronte a governi che non amavano certamente la comunità cristiana».

In occasione della festa dei Santi Martiri della scorsa estate il Comune di Gandino gli aveva consegnato un riconoscimento in segno di stima. «A nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera comunità desidero esprimere i più sentiti sentimenti di cordoglio per la scomparsa di monsignor Luigi Bonazzi, figura di alto prestigio ecclesiale e diplomatico – afferma il sindaco Filippo Servalli –. La sua lunga e intensa missione al servizio della Santa Sede, svolta in diversi Paesi del mondo e sempre animata da profonda fede e dedizione, rappresenta un esempio di impegno, equilibrio e sensibilità umana. La comunità civile riconosce in lui un testimone autorevole della Chiesa universale e un servitore instancabile del dialogo e delle relazioni fra i popoli». Definisce il suo Comune «grato per il percorso di vita di un uomo che ha rappresentato con dignità e competenza la nostra nazione e la Chiesa nel mondo».

I funerali si svolgeranno venerdì 5 dicembre alle 15, partendo dalla Sala Maconi, in via Bettera 14, dove è composta la salma, per la Basilica di Gandino. Giovedì alle 20.30 una veglia di preghiera.

© RIPRODUZIONE RISERVATA