Cronaca / Valle Seriana
Martedì 04 Novembre 2025
Val Seriana, sulla 671 in media 6 incidenti al mese
I NUMERI. Sul tratto di statale non c’è pace: anche lunedì 3 novembre ad Albino un altro scontro tra un camion e un’auto. Il presidente della Croce Verde: «L’uso dei telefonini è la nuova droga, ma non misurabile col palloncino».
All’indomani dell’incidente mortale costato la vita ad un 33enne senegalese residente a Leffe, lungo la statale 671 della Valle Seriana è andato in scena un altro scontro. È accaduto sul territorio di Albino, nei pressi della stazione di servizio La Roggia, poco dopo le 7 di lunedì 3 novembre. Coinvolti un camioncino, guidato da un 19enne e diretto verso Clusone, e un’auto che viaggiava nel senso opposto di marcia e condotta da un 39enne. Stando ad una prima ricostruzione, pare che il giovane alla guida del camioncino abbia perso il controllo del mezzo, per cause in fase di accertamento, ed abbia impattato contro l’auto. Lo scontro è stato violento, e subito è stato richiesto l’intervento dei soccorsi. Sul posto è giunta un’ambulanza della Croce Rossa di Alzano Lombardo, intervenuta in codice giallo. Il 39enne è stato trasportato all’ospedale di Alzano Lombardo. Si è invece conclusa sul posto la presa in carico del 19enne. I rilievi sono stati affidati agli agenti della Polizia locale di Albino. Considerato l’orario di punta, ci sono state ripercussioni sul traffico, con code in entrambi i sensi di marcia. Una volta rimossi i mezzi incidentati, la situazione è tornata alla normalità.
Sei incidenti al mese
La viabilità della Valle Seriana torna al centro dell’attenzione, considerando l’elevato numero di incidenti sulla 671, alcuni gravi o con esito mortale. Ma anche i più lievi, come successo il 18 ottobre quando se ne sono verificati tre in tre ore, sono in grado di paralizzare il traffico. Sono circa 60 gli scontri rilevati dal 1° gennaio al 3 novembre dai carabinieri della Compagnia di Clusone nel territorio di loro competenza (dopo Nembro salendo da Bergamo), una media di sei al mese, a cui vanno però sommati quelli rilevati dalla Polizia locale e dai carabinieri della Compagnia di Bergamo che ha competenza sui comuni di Alzano, Nembro e Villa di Serio, e quelli che si chiudono con la constatazione amichevole tra le parti.
«I cellulari, una droga»
Il 3 novembre anche Erik Persico, direttore della Croce Verde, sul profilo Facebook dell’associazione ha pubblicato una riflessione, facendo il paragone con gli anni Novanta in cui «gli autovelox non esistevano e la birra scorreva a fiumi nei bar, la gente usciva, c’erano i soldi, non c’erano i social, la strada era perennemente piena di milanesi che come oggi facevano le loro scampagnate in valle. Il sabato sera c’erano tre discoteche di grande richiamo. Ora come adesso il traffico non andava da nessuna parte e le abitudini mattutine erano le stesse di oggi. D’inverno nevicava davvero e le gomme termiche non esistevano, ma in generale la gente si muoveva piuttosto bene, c’era passione per i motori, per la velocità, per un mondo che oggi non esiste più. Eppure, fino almeno al 2015, già con la strada nuova, c’erano sì i bollettini di guerra mattutina, ma solo la domenica. La valle non era esente dalle stragi del sabato sera. Anni di norme tese al contrasto hanno sanato in larga misura la problematica, togliendo l’alcol». Il cambiamento, sottolinea Persico, è avvenuto con i cellulari, «la nuova droga dei social, che a differenza dell’alcol non è misurabile con il palloncino. Le auto di ultima generazione sono una distrazione costante con inutili allarmi sonori che distraggono dalla guida: basti pensare che per partire con una delle nuove automediche è necessario, prima di mettersi in marcia, disattivare il “keep line”, che è quel sistema che tiene l’auto all’interno della corsia di marcia, ma che non può essere usato in sirena. Se ti dimentichi di disattivarlo l’auto, in fase di sorpasso, ti ributta dentro in corsia addosso al retro dell’auto che dovevi sorpassare».
La testimonianza di Persico
Persico, che con i suoi operatori del soccorso è sulle strade della Val Seriana tutti i giorni, racconta ciò che vede dalle ambulanze: «Specie in emergenza, in fase di sorpasso li vedi bene dentro cosa stanno facendo, mentre non si spostano per non dover disattivare e riattivare tutti i loro sistemi di fasulla sicurezza. In galleria Montenegrone non ce n’è uno, uno solo, che all’udire la sirena si sposti in una delle innumerevoli piazzole: ciò significherebbe dover riattivare il cruise control della macchina e ciò non è da loro tollerabile». Anche la velocità troppo bassa, secondo Persico, è pericolosa: «Chissà che un giorno l’articolo 141 del Codice della strada venga fatto davvero rispettare, anche al comma 6, laddove specifica che “il conducente non deve circolare a velocità talmente ridotta da costituire intralcio o pericolo per il normale flusso della circolazione”. Per cessare con gli incidenti stradali va mantenuta una guida quanto più costante e con una velocità tale da non comportare distrazioni» perché «chi sta andando piano per avere il tempo di usare quel maledetto telefono, tiene dietro di sé una intera valle a 42 km orari, poi dietro trova quello che si spazientisce, sorpassa e succede il botto. Se tutti andassero a velocità accettabili obbligatoriamente, si sanerebbero entrambi i problemi: telefono e sorpassi».
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