Cambiare abitudini quotidiane contro l’emergenza ambiente

L’INIZIATIVA. Dal gruppo di giovani dell’associazione Migliori di così-Festival delle rinascite, cena con prodotti agricoli del territorio e consigli speciali.

Si può salvare il mondo con una cena? È la sfida lanciata dal gruppo di giovani dell’associazione Migliori di così - Festival delle rinascite di Nembro che in occasione della 20ª edizione della manifestazione «M’illumino di meno» ha scelto di organizzare proprio una cena per sensibilizzare sul tema della sostenibilità energetica e ambientale. «M’illumino di meno» è la Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili ideata nel 2005 da Rai Radio 2 con la trasmissione «Caterpillar» e istituita dal Parlamento con la legge nunero 34/2022 che si celebra ogni anno il 16 febbraio.

Impegnarsi sul territorio

Proprio quel giorno l’associazione giovanile ha scelto di organizzare «Potremmo salvare il mondo a cena - M’illumino di meno» evento durante il quale verranno serviti piatti realizzati con prodotti di produttori agricoli del territorio. «Questa iniziativa nasce dalla volontà dell’associazione di impegnarsi sul territorio anche in un periodo diverso da quello in cui viene organizzato il nostro Festival - racconta la presidente, Sara Barcella -. Sentivamo l’esigenza di essere più attivi anche durante l’anno e di aumentare il nostro impegno: tra le cose che ci stanno a cuore c’è il tema dell’attenzione all’ambiente, che ha fatto anche da sfondo ad una delle edizioni del nostro Festival, quindi abbiamo deciso di tornare su questa questione. La ricorrenza del 16 febbraio ci è sembrata l’occasione giusta per poter fare qualcosa di utile che avesse anche un impatto formativo». L’appuntamento è alle 19,45 nel Salone Kennedy, a Nembro in via Kennedy 24. Per partecipare è richiesta l’iscrizione entro il 12 febbraio sul sito miglioridicosi.it.

«Pillole di sostenibilità»

Le portate della cena saranno intervallate dalle «pillole di sostenibilità» da praticare nella vita di tutti i giorni curate dall’associazione Orme di Scanzorosciate. «Non vogliamo semplicemente parlare del tema ambientale - spiega Michele Mariani, vice presidente di Migliori di così - aprendo questioni che possono apparire lontane o complesse, vogliamo portare piccole questioni che possono essere calate nella quotidianità dei cittadini. Per farlo abbiamo chiesto aiuto ad un’altra associazione di giovani del nostro territorio».

Nata durante la pandemia

L’associazione «Migliori di così-Festival delle Rinascite» è una realtà giovanile nata nell’estate 2020: dopo aver vissuto il dramma della pandemia di Covid, un gruppo di giovani impegnati tra l’oratorio e il Comune di Nembro ha scelto di mettersi insieme per creare un’iniziativa che permettesse di voltare pagina su Nembro. «Sentivamo una voglia di rinascita e allo stesso tempo la volontà di stare insieme. Siamo partiti dall’unione di due realtà importanti, i giovani dell’oratorio e quelli del Comune, poi si sono aggiunte altre persone che si sono riconosciute in quello che stavamo realizzando», spiega Barcella.

Diventare riconoscibili

«Non volevamo rimanere quelli del Covid, ma diventare riconoscibili per qualcosa di bello – aggiunge Mariani -. Nella prima edizione del festival, quell’estate, a tutti i relatori abbiamo chiesto se dopo il Covid saremmo diventati “migliori di così”. E quello è diventato il nome dell’associazione, che è nata formalmente lo scorso anno». Negli anni successivi, infatti, il Festival è diventato un appuntamento fisso dell’inizio dell’estate nembrese e il gruppo ha scelto di costituirsi in associazione per dare una forma concreta e compiuta a quello che stava realizzando.

In azione 15 volontari

Oggi l’associazione coinvolge 100 soci, 15 volontari e volontarie stabili e altri 30 giovani volontari «occasionali» che danno il proprio aiuto per permettere la realizzazione di tutte le proposte. Tra questi anche molti giovani non nembresi, che hanno riconosciuto la bellezza del progetto e scelto di unirsi al gruppo.

«Il prossimo Festival è già in lavorazione e si terrà a inizio giugno. Gli appuntamenti saranno sei e li presenteremo nel mese di maggio - concludono Barcella e Mariani -. Saremo sempre in piazza: è uno spazio centrale e di passaggio, che ci permette di intercettare le persone. In questo modo gli eventi sono accessibili e alla portata di tutti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA