
Volontariato / Bergamo Città
Giovedì 23 Ottobre 2025
Caritas, cinquant’anni di ascolto al servizio delle fragilità
L’ANNIVERSARIO. Mezzo secolo di ascolto, servizio e presenza accanto alle fragilità del territorio: la Caritas diocesana di Bergamo si prepara a celebrare, il 13 dicembre, il suo 50° anniversario con un percorso ricco di iniziative.
L’intero anno pastorale sarà dedicato a questo traguardo, con un programma di eventi in via di definizione che coinvolgerà comunità, volontari e realtà ecclesiali. Ma più che un’occasione per guardare al passato, l’anniversario vuole essere uno stimolo per il presente e per il futuro. «È importante approfittare di questo anniversario per rilanciare, o istituire, la propria Caritas parrocchiale o inter parrocchiale», è l’invito di monsignor Michelangelo Finazzi, Vicario episcopale per i laici e per la pastorale, nonché presidente della Caritas diocesana bergamasca. «Ma soprattutto - aggiunge - per mettere a fuoco il tema centrale della carità, con tutte le ricadute pastorali e culturali che esso può stimolare».
Previsto un programma di eventi in via di definizione che coinvolgerà comunità, volontari e realtà ecclesiali
Dal 1975 (ma i primi passi furono compiuti fin dall’anno prima), la Caritas diocesana è al servizio delle comunità, promuovendo la centralità della persona, l’educazione alla solidarietà, l’attenzione agli ultimi, la giustizia sociale, la pace e il valore del dono di sé. Lo fa attraverso progetti concreti, le cosiddette «opere-segno», pensate per rispondere alle situazioni di povertà ed emarginazione. Ma oggi, sottolinea il direttore don Roberto Trussardi, è tempo di riscoprire anche i gesti quotidiani, quelli che spesso passano inosservati ma che sono espressione autentica di carità.
«L’anniversario di Caritas - dice - non è tanto l’occasione per celebrare quello che si è fatto, anche se è giusto riconoscere l’immane lavoro che in questi 50 anni è stato portato avanti. È l’occasione soprattutto per rivedere e riproporre in maniera molto forte lo stile della carità cristiana all’interno della vita sociale, civile e religiosa delle nostre comunità».
Don Trussardi insiste sull’importanza di una presenza capillare della Caritas nelle parrocchie: «Sarebbe bello che in tutte le realtà parrocchiali fosse presente la Caritas. La carità, insieme all’annuncio e alla celebrazione, è uno dei tre pilastri della vita cristiana».
Le opere-segno, spiega don Trussardi, «sono sempre state fondamentali nella struttura di Caritas: segni per capire come è possibile fare la carità». Ma oggi è necessario anche «rivalorizzare i segni semplici della carità». Gesti quotidiani, silenziosi, che nascono dalla relazione con l’altro: «Quando un padre educa suo figlio a diventare un uomo, sta facendo carità. Quando un figlio ha un genitore malato di Alzheimer e lo segue, sta facendo carità, anche se non fa parte della Caritas». Cinquant’anni dopo la sua nascita, la Caritas bergamasca rilancia la sua missione: non solo strutture e progetti, ma una cultura della carità che attraversa la vita di tutti, ogni giorno.
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