Montagna e natura accessibili a tutti grazie a «Potatrek»

Volontariato Durante il lockdown è nato un sito web con guide e percorsi nella Bergamasca per i meno esperti Il gruppo di amici propone pure esperienze sul territorio.

Il trekking e la montagna sono cose anche per giovani. È questo il messaggio lanciato da «Potatrek», un gruppo di giovani appassionati di montagna che si sono messi insieme per creare contenuti che rendano accessibili a tutti i percorsi sul territorio bergamasco. Tutto è nato durante il lockdown del marzo 2020, quando chiusi in casa alcuni di questi ragazzi hanno iniziato a pensare ad un modo per coltivare la loro passione per la natura ma anche di sperimentare alcune competenze che stavano apprendendo nei loro percorsi formativi. «Ero già appassionato di questo sport e il mio amico Daniele condivideva questa passione con me – racconta Riccardo Silva, diciannovenne fondatore di Potatrek -. Eravamo chiusi in casa e ci mancava poter stare a contatto con la natura, abbiamo iniziato a pensare come sentirla più vicina».

Un sito con guide e percorsi

Riccardo studia informatica e si stava approcciando al mondo dei siti web, mentre Daniele è appassionato di video e aveva a disposizione un drone. Così hanno pensato di dar vita ad un sito dove pubblicare guide ai percorsi di montagna del nostro territorio, corredate da video fatti con il drone e immagini che aiutassero i meno esperti nei passaggi dove avrebbero potuto perdersi. «Quando ci sono state le prime riaperture abbiamo capito che eravamo sulla strada giusta. Molte persone, non potendo muoversi su lunghe distanze e con tanti spazi ancora chiusi, iniziavano ad andare a camminare, ma stavano sempre negli stessi posti e sugli stessi sentieri perché non conoscevano il territorio».

«L’idea di realizzare delle guide accessibili e fruibili anche dai meno esperti avrebbe permesso loro di cimentarsi in nuovi percorsi e imparare a conoscere il territorio. Avremmo potuto far scoprire nuove strade, il nostro territorio è ricco di bellissimi percorsi»

«L’idea di realizzare delle guide accessibili e fruibili anche dai meno esperti – prosegue – avrebbe permesso loro di cimentarsi in nuovi percorsi e imparare a conoscere il territorio. Avremmo potuto far scoprire nuove strade, il nostro territorio è ricco di bellissimi percorsi». Un lavoro che puntava soprattutto a coinvolgere altri giovani e che rappresentasse una sorta di trampolino di lancio verso la montagna e la natura: «Se sei giovane e non hai avuto un familiare che ti ha portato a scoprire la montagna è difficile che tu inizi ad andarci da solo. Potatrek si propone di essere un nonno virtuale, che accompagni i giovani a scoprire le bellezze del territorio».

Le proprie competenze

È nato così il sito www.potatrek.com che in questi due anni si è arricchito di contenuti, e raccoglie tanti percorsi di diverse difficoltà spiegati attraverso semplici guide e completi anche di tracce Gpx e mappe dei sentieri Cai. «In questi due anni il progetto è cresciuto, siamo passati da due a tredici». Dentro al gruppo ciascuno porta le proprie competenze: c’è chi scatta foto, chi monta i video, chi scrive le guide, chi fa l’informatico, chi gestisce i social. Uno spazio dove potersi sperimentare e testarsi in quello che «potrebbe anche diventare un vero lavoro», aggiungono i volontari Simone Madoni (21 anni) e Marika Magri (20 anni).

Durante l’estate il gruppo collabora anche con il progetto «Restate occupati» del Comune di Nembro, che permetterà a ragazzi tra i 16 e i 19 anni di sperimentarsi per un paio di settimane all’interno di alcuni progetti

Allo spazio online si è presto aggiunta anche l’esperienza concreta: Potatrek, infatti, propone anche esperienze in natura da vivere insieme e ha attivato collaborazioni con Cre e scuole dell’infanzia per avvicinare i bambini alla vita in natura. Durante l’estate il gruppo collabora anche con il progetto «Restate occupati» del Comune di Nembro, che permetterà a ragazzi tra i 16 e i 19 anni di sperimentarsi per un paio di settimane all’interno di alcuni progetti.

L’esperienza digitale

«Cercheremo di trasmettere loro l’esperienza digitale, ma anche che Potatrek è molto più della veste web. Siamo un gruppo di amici che collabora per un obiettivo e una passione», raccontano i tre volontari. «Potatrek è uno spazio dove prendersi cura della natura e del territorio e allo stesso tempo promuovere uno stile di vita sano. Questi due elementi fanno parte di una rivoluzione che dobbiamo portare avanti tutti quanti, a partire dai giovani. I ragazzi che vivono un’esperienza con noi ci dicono che pensavano che la montagna fosse una cosa noiosa, e in realtà poi hanno scoperto che è accattivante. Questo ci dimostra che stiamo perseguendo il nostro obiettivo».

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