I lamponi dell’Albenza nella ricetta del Campari: una sagra ricorda la tradizione

Almenno San Bartolomeo La sagra di domenica 12 giugno al campo sportivo della frazione celebra le coltivazioni che fino a 60 anni fa erano molto diffuse. Oggi qualcuno prova a ripartire.

Menzionato persino da Plinio il Vecchio nel 45 A.C. che lo cita come pianta spontanea chiamata dai greci Idea, il lampone è entrato nella storia e nelle tradizioni dell’Albenza, tanto che ogni anno una sagra (Sagra del Lampone d’Albenza e del prodotto tipico), organizzata dalla Pro Loco Almenno, lo celebra. L’appuntamento è per oggi al campo sportivo di Albenza dalle 9 alle 18.

«In Italia il lampone è stato introdotto come coltura specializzata a partire dagli anni ‘60 del secolo scorso, quando vennero realizzati impianti nel Cuneese, utilizzando cultivar provenienti dalla Francia – spiega Pietro Rota, presidente della Pro Loco –. Tuttavia in Lombardia si ha notizia di coltivazioni antecedenti: in particolare in Albenza alcuni anziani ricordano che la coltivazione del lampone era attuata localmente sin dai primi del Novecento».

Lamponi e industria del liquore

Fino alla seconda metà del Novecento, come riportato sul «Quaderno della ricerca n.66 del 2007» pubblicato da Regione Lombardia e fondazione Fojanni «in Albenza erano attivi commercianti che riuscivano a rifornire l’industria liquoristica, in particolare la Campari di Milano, di lamponi raccolti localmente, apprezzati per la particolare aromaticità dei frutti».

La manifestazione

«Si tratta di una manifestazione con la presenza di produttori locali – precisa Giovanni Tironi, ideatore della Sagra del lampone d’Albenza e produttore di lamponi –. Durante la giornata ci sarà anche la benedizione dei trattori presenti fin dal mattino e la benedizione dei cavalli». Novità anche la presenza del Palo della Cuccagna dove ognuno potrà cimentarsi in massima sicurezza e assistere alle acrobazie degli esperti. Sarà attivo il servizio cucina al coperto (per il pranzo prenotazione con messaggio WhatsApp al numero 335/5200507).

Novità anche la presenza del Palo della Cuccagna dove ognuno potrà cimentarsi in massima sicurezza e assistere alle acrobazie degli esperti

Una ventina di anni fa circa, ad Almenno San Bartolomeo esisteva la cooperativa Piccoli Frutti che commercializzava il famoso lampone dell’Albenza, venduto anche alla Campari.

C’era una volta...

«Quella cooperativa non c’è più e purtroppo negli anni si è persa la cultura, e la coltura, dei nostri piccoli frutti, soprattutto per via della grande distribuzione e delle produzioni industriali meno costose – sottolinea Pietro Rota presidente della Pro Loco –. Reputiamo fondamentali questi mercati locali dove il produttore incontra direttamente il consumatore, dobbiamo veramente impegnarci a comprare i prodotti del territorio per aiutare l’economia locale e per essere sicuri di ciò che mangiamo: il lampone d’Albenza e tutti i piccoli frutti del nostro territorio rappresentano un aspetto fondamentale del nostro unico territorio, insieme ai vigneti, che dobbiamo proteggere e andarne fieri».

Manutenzione del territorio

Giovanni Tironi, afferma che «la storia e l’amore per la nostra terra è tornata ancora più forte di prima per riportare il nostro prodotto all’eccellenza. Queste attività agricole sono importanti anche per la manutenzione e la pulizia dei boschi e della campagna».

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