L’udienza generale di mercoledì mattina in Piazza San Pietro ha avuto una gioiosa parentesi bergamasca. Oltre al gruppo di Pradalunga citato insieme alle tantissime comitive presenti, altri pellegrini, quelli dell’ Ente Bergamaschi nel mondo si sono riuniti intorno alla riproduzione della statua della Madonna della Cornabusa, donata al termine della catechesi a Papa Leone XIV «con una grande emozione e orgoglio», commentano il presidente Carlo Personeni e Diego Rodeschini per l’ente, insieme al presidente della Comunità montana Valle Imagna Roberto Facchinetti, presenti sul sagrato.
«Non c’è storia tanto segnata dalla delusione o dal peccato da non poter essere visitata dalla speranza - ha detto Papa Leone introducendo la catechesi -. Nessuna caduta è definitiva, nessuna notte è eterna, nessuna ferita è destinata a rimanere aperta per sempre».
Sulla piazza, gli altri oltre 50 pellegrini partiti da Bergamo e tra loro il sindaco di Sant’Omobono Terme, Ivo Sauro Manzoni, il presidente dell’Aci ed ex della Provincia, Valerio Bettoni, poi Valeria Generoso presidente della Federazione dei Circoli della Svizzera dell’Ebm, e i presidenti del Circolo Eva di Lugano, Emilio Cadei, e di Neuchetel Cristian Rottigni.