Sull’Ucraina niente svolte, solo vecchie porte chiuse
MONDO. La telefonata tra Emmanuel Macron e Vladimir Putin è stata accolta come una piccola svolta diplomatica, complice il fatto che i due avevano interrotto ogni contatto da più di tre anni.
MONDO. La telefonata tra Emmanuel Macron e Vladimir Putin è stata accolta come una piccola svolta diplomatica, complice il fatto che i due avevano interrotto ogni contatto da più di tre anni.
MONDO. «L’accordo del 5% è una vittoria monumentale degli Usa. Ce l’ho fatta». Questa volta è difficile dar torto a Donald Trump, che ha così commentato la firma dell’accordo che era al cuore del summit Nato dell’Aja, ovvero l’innalzamento delle spese militari dei Paesi membri alla soglia appunto da sempre sognata dal presidente Usa, con la ripartizione già annunciata: 3,5% per le spese militar…
MONDO. La guerra in Ucraina l’avrebbe fermata in 24 ore, diceva Donald Trump in campagna elettorale. Adesso, dopo sei mesi di presidenza, le sue pretese sono appena più moderate: con soli 12 giorni di guerra preventiva contro gli ayatollah, condotta in collaborazione con Israele, è convinto di aver indirizzato l’Iran verso un futuro di prosperità e il Medio Oriente verso una nuova era di pace e…
MONDO. Siamo sicuri che il vero obiettivo dell’attacco israeliano all’Iran fosse sventare un’imminente minaccia nucleare portata dagli ayatollah? Nelle due relazioni dell’Aiea (l’Agenzia dell’Onu per l’energia nucleare), desecretate nei giorni scorsi, non c’è alcun accenno a una bomba in arrivo o prossima alla costruzione.
MONDO. Il dato meno clamoroso, almeno rispetto alle cronache che parlano di insurrezione a Los Angeles e San Francisco e di interventi delle forze armate, ma più interessante è che la valanga politica innescata dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca sembra andare sempre più spesso a sbattere, perdendo quindi velocità.
MONDO. Mentre Russia e Ucraina portavano a compimento (l’ultimo capitolo ieri, con 307 soldati per parte) lo scambio di prigionieri di guerra «mille per mille», considerato l’unico frutto positivo degli incontri di Istanbul, tutto intorno succedevano molte cose.
MONDO. Per l’ottantesimo anniversario della vittoria sul nazismo (nella «grande guerra patriottica», come dicono i russi), Vladimir Putin ha offerto agli sguardi del mondo non una ma tre parate.
MONDO. Dopo anni in cui abbiamo sentito parlare fin troppo spesso del rischio di una guerra atomica in Europa, ecco che lo spettro dell’olocausto nucleare rispunta in tutt’altra parte del mondo, al confine tra due dei Paesi più popolosi del mondo che sono, appunto, anche due dei più armati di ordigni nucleari: circa 150 testate ciascuno.
MONDO. Il fatto che il Governo di Israele, dopo aver cercato in ogni modo di rendere nulla l’opera di mediazione degli Usa per una tregua, abbia lunedì 5 maggio approvato un piano che prevede l’aumento delle azioni militari a Gaza e l’occupazione a tempo indeterminato della Striscia (o di sue cospicue porzioni) può stupire solo chi non ha seguito gli eventi dell’ultimo anno e mezzo o le anime b…
MONDO. Stupirsene sarebbe da ingenui: il funerale di un Papa diventa sempre un’occasione anche politica. Se non altro perché vi partecipano i grandi della Terra, per primi magari quelli che, vivo il Papa, hanno cercato in ogni modo di ignorare i suoi insegnamenti. Succede proprio questo con Papa Francesco, nell’uno e nell’altro senso.
MONDO. Sarà equilibrismo ma per ora regge e chissà il futuro quali sorprese può riservare.
MONDO. Una presenza su tutti i media per ribadire l’idea di una congiura giudiziaria e una manifestazione di protesta per domenica.
MONDO. Leader sull’orlo di una crisi di nervi, un po’ dappertutto. E non è che la cosa faccia stare troppo allegri. Negli Usa, Donald Trump comincia a essere a corto di Stati e persone da minacciare.
MONDO. «Noi facciamo un lavoro complemen-tare». L’ha detto Emmanuel Macron durante la conferenza stampa seguita ai lavori del summit dei «volenterosi», ovvero i 31 Paesi che si sono impegnati a restare al fianco dell’Ucraina e che per la seconda volta, 27 marzo, si sono ritrovati a Parigi.
MONDO. Ad osservare la Turchia con un minimo di prospettiva si ha l’impressione di vedere doppio, o meglio: di vedere un Paese sdoppiato. C’è la Turchia che opera fuori dai propri confini e lo fa con forza e dinamismo, sfruttando un’abile diplomazia e un’idea sempre chiara dei propri interessi strategici.
MONDO. Nei giorni scorsi la grande politica internazionale si è affollata sul Golfo Persico. In Qatar per le trattative tra Israele e Hamas. In Arabia Saudita per gli incontri tra le delegazioni degli Stati Uniti e dell’Ucraina.
MONDO. Un altro attentato in Germania, un’altra auto lanciata sulla folla, questa volta a Mannheim, due vittime in un mercatino di carnevale, secondo i primi bilanci.
MONDO. Trump e Zelensky hanno necessità politiche divergenti, ma di uguale importanza. Destinate a incontrarsi.
MONDO. Di storie, alla Casa Bianca, ne è passata una quantità industriale.
MONDO. Avevamo sottolineato, provando ad anticiparne i temi, che in ogni caso sarebbe stato difficile chiamare «europeo» il summit convocato a Parigi da Emmanuel Macron.
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