L'Eyjafjöll erutta dopo 187 anni
Ma come si pronuncia? Ascoltalo

Eyjafjallajökull è un ghiacciaio dell'Islanda. Con un'area di 100 km², è il quinto per estensione dei ghiacciai islandesi. Si trova nella parte meridionale dell'isola, a nord del villaggio di Skógar e ad ovest del ghiacciaio Mýrdalsjökull. Il nome significa in islandese Ghiacciaio dei Monti delle Isole; la parola è formata da eyja (isole), fjalla (montagne) e jökull (ghiacciaio); le isole in questione sono le Vestmann, su cui domina in lontananza.

Il ghiacciaio ricopre il vulcano Eyjafjöll. In località Fimmvörðuháls, la notte del 20 marzo 2010 si è aperto un cratere vulcanico. Questo vulcano ha eruttato abbastanza frequentemente a partire dall'era glaciale. Prima del 2010, l'ultima eruzione avvenne dal 1821 al 1823, e causò una jökulhlaup (inondazione dovuta allo scioglimento dei ghiacci) che causò notevoli danni.

La parte terminale a sud della montagna era un tempo parte della costa atlantica. Poiché il mare si è ritirato di circa 5 km, la nuova costa ha lasciato dietro di sé molte deviazioni e una miriade di cascate, le più conosciute delle quali sono Skógafoss e Seljalandsfoss. Quando il vento è forte, l'acqua delle piccole cascate può creare un suggestivo rumore paragonabile all'ululato di un lupo.

Due delle lingue del ghiacciaio, Gigjökull e Steinsholtsjökull, terminano in lagune glaciali dove è normalmente possibile ammirare iceberg galleggianti. Nel 1967 parte di un precipizio chiamato Innstihaus, circa 15 milioni di m³ di ghiaccio, si staccò da un versante del ghiacciaio, precipitando nella laguna, 280 m più in basso. L'onda generata fu terribile: si riversò nel fiume Markarfljot con una forza di 21.000 m³/s, portando con sé enormi rocce e spazzando via tutto ciò che si trovava lungo la strada.

Il 20 marzo 2010, dopo 187 anni, si è verificata una nuova eruzione dell'Eyjafjöll che ha causato l'evacuazione di circa 600 persone e la chiusura dello spazio aereo in molti Paesi europei.

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