Ubriaco 4 volte sopra il limite
centra due auto poi tenta la fuga

La jeep invade all'improvviso l'opposta corsia. Colpisce frontalmente un'auto, poi un'altra ancora. Il conducente del fuoristrada scende dall'abitacolo e, ferito, si allontana di corsa. Tenta la fuga, al solo chiarore di luna, addentrandosi in un vicino bosco. Ma, inseguito, viene fermato dai carabinieri. È accaduto l'altra sera a San Lorenzo di Rovetta, in un rocambolesco incidente nel quale sono rimaste ferite – fortunatamente in modo non grave – tre persone.

Protagonista dei fatti è C. A., un ventisettenne di Valgoglio, che, sottoposto all'alcotest, è risultato avere nel sangue un tasso alcolico quattro volte sopra il limite. Tutto, lungo la provinciale della valle Borlezza, è accaduto attorno alle 21,30 di domenica. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri del nucleo radiomobile di Clusone, intervenuti sul posto per rilievi, il giovane si trovava al volante di una Mitsubishi Pajero.

Dall'abitato di Cerete Basso stava risalendo i tornanti della provinciale 53 verso l'altopiano clusonese, trasportando un carrello con una moto trial. Non distante dall'incrocio per San Lorenzo di Rovetta ha invaso l'altra corsia, andando a sbattere frontalmente contro una Fiat Panda, condotta da un ventenne di Sovere, e colpendo anche una Renault Megane con a bordo madre e figlioletto di Cerete. Nonostante l'impatto, violento, il giovane al volante del Pajero, rimasto anch'egli ferito come gli occupanti delle due auto, è sceso dal fuoristrada e, insieme al passeggero che gli sedeva accanto, si è dato alla fuga allontanandosi in velocità nel vicino bosco che costeggia la provinciale.

Uno dei primi ad accorrere sul luogo dell'incidente è stato un soccorritore del Corpo volontari Presolana, che era in viaggio lungo la stessa strada. Dopo essersi accertato delle condizioni dei feriti e aver lanciato l'allarme al 118, ha provveduto a regolare la viabilità (essendo quello un tratto buio, privo di illuminazione) rimasta bloccata fino a tarda ora, quando i mezzi sono stati rimossi dal soccorso stradale Scandella di Clusone, intervenuto insieme ai vigili del fuoco del distaccamento clusonese.

Gli occupanti delle due auto hanno dovuto ricorrere alle cure dei medici dell'ospedale Antonio Locatelli di Piario, ma nessuno di loro sarebbe grave. Il ventisettenne di Valgoglio è stato quindi rincorso nel bosco dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Clusone, che hanno provveduto ad accompagnarlo in caserma.

Per poco ha rischiato di finire in manette. Per lui una raffica di denunce a piede libero, in quanto incensurato, oltre al ritiro della patente e al rispettivo taglio di punti. Ha schivato soltanto il sequestro della jeap. Il fuoristrada non è stato infatti sequestrato, ai fini della confisca, poiché non suo.

Alessandro Invernici

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