Manovra: depositi più cari
La rivolta dei risparmiatori

Il governo vuole mettere le mani sui risparmi degli italiani. Secondo il testo della manovra, i depositi titoli, quelli aperti dai risparmiatori in banca per appoggiare Bot, Cct, Btp, obbligazioni, azioni, quote di fondi comuni e così via, subiranno un forte inasprimento della tassazione.

Il governo vuole mettere le mani sui risparmi degli italiani. Secondo infatti quanto contenuto nel testo della manovra prevista dal ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, i depositi titoli, quelli aperti dai risparmiatori presso le banche per appoggiare Bot, Cct, Btp, obbligazioni, azioni, quote di fondi comuni e via discorrendo, subiranno un forte inasprimento della tassazione. La manovra, se non subirà altri cambiamenti, prevede introiti per oltre 8 miliardi di euro per il superbollo sui depositi titoli e riguarda circa 10 milioni di conti.

Per fare qualche esempio, i depositi che contengono investimenti inferiori a 50 mila euro si vedranno applicare nel 2012 per il costo del bollo annuale ben 120 euro (rispetto agli attuali 8,55 euro trimestrali, per un totale annuale di 34,20 euro), che saliranno addirittura a 150 euro nel 2013, anno in cui le nuove tassazioni entreranno a pieno regime.

Per chi invece ha la fortuna di avere sui depositi titoli controvalori superiori, il costo per il bollo si impennerà a 380 euro. Chiaro che nel caso un risparmiatore/investitore abbia in portafoglio cifre importanti, l'incidenza del costo del bollo, pur se aumentata di molto, è comunque limitata. Ma per chi possiede poche migliaia di euro ripartiti tra Bot e Btp, l'aumento incide moltissimo.

Se teniamo poi conto che in Italia l'importo medio depositato in banca si aggira attorno ai 25 mila euro, si capisce subito che la nuova manovra ideata da Tremonti andrà a colpire soprattutto i piccoli risparmiatori.

Leggi di più su L'Eco di giovedì 7 luglio

© RIPRODUZIONE RISERVATA