Romano, tenta una rapina
ma l'impiegata lo fa desistere

Le uniche armi che ha sfoggiato sono state il tono alto di voce per minacciare la cassiera e tanto impegno nel compiere la rapina, nulla in confronto all'altrettanta determinazione della bancaria che si è rifiutata di dargli i soldi.

Le uniche armi che ha sfoggiato sono state il tono alto di voce per minacciare la cassiera e tanto impegno nel compiere la rapina, nulla in confronto all'altrettanta determinazione della bancaria che si è rifiutata di dargli i soldi inducendolo mestamente a fuggire senza bottino.

Protagonisti dell'insolita e fallita rapina avvenuta mercoledì mattina a Romano, nella filiale della Banca Popolare di Sondrio, un giovane disarmato e un'impiegata dell'istituto bancario, coraggiosa nell'ostacolare l'azione dell'improbabile rapinatore.

Teatro del mancato o meglio sventato colpo, la filiale che si trova in via Ballilla. È qui che ieri alle 9,50 è entrato in azione il giovane, approfittando dell'assenza di clienti e della sola presenza di quattro dipendenti, tra i quali il direttore. Si è presentato a volto scoperto e senza armi. Giunto al bancone ha trovato il coraggio di annunciare l'intenzione di eseguire un prelievo.

Una richiesta fatta con modalità che hanno insospettito ma non disorientato la cassiera, calma nel reggere il confronto e rispondere a tono: «Mi dica il numero di conto corrente e quanto vuole prelevare», ha così risposto l'impiegata al bandito.

Il giovane rapinatore ha superato il banco si è avvicinato a un cassetto contenente i soldi tentando ripetutamente di aprirlo, però senza successo.

È stato così invitato dalla donna e da un suo collega a lasciar perdere e ad andarsene, perché in ogni caso i cassetti erano vuoti.

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