Malattie professionali
Bergamo 1ª in Lombardia

Anche a Bergamo si è commemorata la 62ª Giornata nazionale delle vittime di incidenti sul lavoro con la messa a San Bartolomeo, il corteo con il corpo musicale «Cossali» di Ghisalba e la deposizione di una corona d'alloro al monumento ai Caduti in piazza Vittorio Veneto.

Anche a Bergamo, domenica 14 ottobre, si è commemorata la 62ª Giornata nazionale delle vittime di incidenti sul lavoro con la messa nella chiesa di San Bartolomeo, il corteo con il corpo musicale «Canonico Cossali» di Ghisalba e la deposizione di una corona d'alloro al monumento ai Caduti in piazza Vittorio Veneto.

Nel suo discorso, il presidente dell'Anmil provinciale Luigi Feliciani, ha sottolineato che «Bisogno mantenere la soglia di attenzione sempre molto alta, nonostante l'imperante crisi economica. Perché è vero che talvolta magari ci si deve accontentare, si deve prendere quello che passa il convento, ma il tema della sicurezza non deve essere mai sottovalutato, in quanto basta poco per perdere la vita, mentre si lavora».

Feliciani ha commentato i dati dell'Inail dicendo che «nel 2011 ci sono stati meno infortuni rispetto al 2010 (con un morto in più, peraltro, ndr), ma in compenso sono emerse più malattie professionali, può darsi che a Bergamo siano più bravi a scoprirle che altrove».

In effetti, guardando i dati dell'Inail desta un po' di curiosità il dato delle malattie professionali. Nella Bergamasca sono state 1018 nel 2010 e sono calate a 986 nel 2011, ma è comunque di gran lunga record negativo in Lombardia.

Per numero di infortuni in generale (15.817 nel 2010, 15.255 nel 2011) e di incidenti mortali (14 nel 2010, 15 nel 2011), la nostra provincia è terza in Lombardia dopo Milano e Brescia. Parlando di morti, nel 2011 Milano ne ha avuti 31 e Brescia 20, parliamo però di realtà più grandi di Bergamo.

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