L'Antitrust pizzica ancora Ryanair
Multata per il 2% di sovratassa

E fanno 2. Dopo il primo avvertimento dell'anno scorso, l'Antitrust torna alla carica di Ryanair. Nel mirino ci sono ancora le procedure poco trasparenti seguite dalla compagnia irlandese nella prenotazione on line dei biglietti. Ovvero il 2% di sovratassa da pagare alla fine.

E fanno 2. Dopo il primo avvertimento dell'anno scorso, l'Antitrust torna alla carica di Ryanair. Nel mirino ci sono ancora le procedure poco trasparenti seguite dalla compagnia irlandese nella prenotazione on line dei biglietti.

Nel mirino c'è ancora il vizietto di pubblicizzare prezzi che poi non corrispondono a quelli effettivamente praticati al momento di versare il dovuto con la carta di credito. Perché è qui che casca l'asino: nel dettaglio un 2% del totale della transazione che viene applicato a mo' di sovratassa sull'importo finale.

Quella che Ryanair chiama, appunto, «tassa carta di credito» e che applica per la stragrande maggioranza della moneta elettronica, circuito Mastercard e Visa per intenderci. Le sole esenti sono quelle collegate alla compagnia medesima o particolari proposte (connect, electron) di Visa.

Già l'anno scorso l'Antitrust aveva contestato agli irlandesi questa pratica scorretta, rilevando come il prezzo pubblicizzato dovesse corrispondere a quello reale. Senza sorpresina finale, quindi. Ryanair ha però fatto da par suo, continuando nel suo andazzo: da qui il nuovo affondo dell'Antitrust, che ha avviato un provvedimento d'inottemperanza nei confronti della compagnia.

Giusto la scorsa estate Ryanair era finita nel mirino per pratiche scorrette, in buona compagnia tra l'altro: Alitalia, Blue Panorama, Easyjet e Wizzair.  E non era nemmeno la prima volta, considerando che giusto nel 2011 gli irlandesi volanti erano stati multati per oltre 500 mila euro sempre relativamente a pratiche commerciali non propriamente ortodosse.

Leggi di più su L'Eco di martedì 8 gennaio


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