Antidoping per gli asini del palio
Ma a Terno tutti passano l’esame

Prima della gara è stata la volta dell’antidoping. Agli asini. E dell’alcoltest. Ai fantini. Tutto regolare, comunque, e così domenica lo storico Palio di San Donato di Terno d’Isola si è potuto correre regolarmente dopo l’esposto di un’associazione animalista.

Prima della gara è stata la volta dell’antidoping. Agli asini. E dell’alcoltest. Ai fantini. Tutto regolare, comunque: sia i primi che i secondi erano in ottime e regolari condizioni: e così domenica lo storico Palio di San Donato di Terno d’Isola si è potuto correre regolarmente.

Per la cronaca, ha avuto la meglio per il terzo anno di fila la contrada «Teren de sura», fantino Jerry Donadoni. Ma l’attenzione era tutta per i tre veterinari, due inviati dall’Asl e uno come consulente degli organizzatori, e due carabinieri del Nas (Nucleo anti sofisticazione) di Brescia.

Potenza di un esposto alla Procura di un’associazione animalista sul rispetto delle nuove normative sulla protezione degli animali. E il rispetto da parte dell’organizzazione del palio di San Donato c’è stato fin dal primo momento, con la visita degli asini effettuata da un veterinario iscritto alla Federazione nazionale sport equestri per verificare le condizioni di salute degli animali, nonché un attento controllo del percorso di gara.

Per il rispetto delle prescrizioni della nuova normativa sulla protezione animali è stato inoltre creato un recinto ombreggiato e con acqua per gli asini ed era presente un’ambulanza per equini per il pronto intervento in caso di necessità. Precauzioni che fortunatamente non sono state necessarie perché tutto si è svolto regolarmente. Per la gioia dei 4.000 spettatori presenti.

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