Azzano in guerra con l’Enac
«Ora il Consiglio di Stato»

Il Comune di Azzano contro Enac: «Ci costituiremo in giudizio al Consiglio di Stato per sostenere la sentenza del Tar e chiedere che venga attuata la Vas». Nuova puntata della «guerra» tra gli abitanti di Azzano e l’Enac.

Il Comune di Azzano contro Enac: «Ci costituiremo in giudizio al Consiglio di Stato per sostenere la sentenza del Tar e chiedere che venga attuata la Vas». Il Consiglio comunale del paese dell’hinterland, riunitosi nella serata di mercoledì, ha modificato e poi approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dalla lista civica «Noi per Azzano», in cui si chiedeva all'amministrazione di costituirsi in giudizio al Consiglio di Stato, chiedendo l’integrale conferma della sentenza impugnata.

La richiesta del gruppo consiliare si basava, infatti, non solo sulla sentenza del Tar e sulla mancata esecuzione della Vas (ossia lo strumento che permette la partecipazione dei cittadini), ma anche sul conseguente ricorso in appello di Enac, che di fatto ha bloccato i lavori della commissione aeroportuale. Decisioni che non sono andate giù ai consiglieri di «Noi per Azzano», che hanno deciso di passare dalle parole ai fatti, coinvolgendo anche la maggioranza guidata dal sindaco Simona Pergreffi e l'altro gruppo consiliare di minoranza, «Insieme per Azzano Futura». Tra i punti approvati nell'odg, anche un appello al premier Renzi: «Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 9 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 – si legge nel documento – si richiede l’intervento del presidente del Consiglio dei ministri volto ad ordinare il ricorso temporaneo a forme speciali di contenimento e/o di abbattimento delle emissioni sonore, inclusa l’inibitoria delle attività di volo notturne». Azzano ha dunque dato mandato ai propri legali di predisporre la costituzione in giudizio davanti al Consiglio di Stato: si tratta del primo dei Comuni interessati dal problema aeroportuale a schierarsi apertamente contro l'Ente nazionale per l'Aviazione civile, anche se l'intento è di coinvolgere anche Bergamo e gli altri Comuni dell'hinterland.

Per saperne di più leggi L’Eco di Bergamo del 21 marzo

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