Cellulare nascosto in bagno
Detenuto smascherato in carcere

Per nascondere il telefonino ha ricavato una nicchia dietro una piastrella del bagno della sua cella, ma è stato scoperto dagli agenti della polizia penitenziaria. Dopo la perquisizione degli agenti l’ha consegnato spontaneamente agli agenti.

Per nascondere il telefonino ha ricavato una nicchia dietro una piastrella del bagno della sua cella, ma è stato scoperto dagli agenti della polizia penitenziaria.

Un albanese di 37 anni residente a Castelli Calepio, D. L., che divide la cella con un italiano di 32 anni di Vaprio d’Adda, ieri pomeriggio dopo la perquisizione degli agenti ha consegnato spontaneamente il cellulare, che nel frattempo aveva nascosto nel calciobalilla della sala ricreazione.

Le indagini – spiegano i dirigenti del sindacato di polizia Sinappe – sono ancora in corso per capire come l’apparecchio sia potuto entrare in carcere. Nel frattempo per il detenuto è scattata una segnalazione in Tribunale. Nulla che abbia rilevanza penale: il possesso di un telefonino in carcere è infatti classificato come illecito amministrativo.

A segnalare che l’albanese nascondeva un cellulare sono stati i carabinieri della stazione di Grumello del Monte, che l’avevano arrestato il 17 settembre insieme al fratello di 27 anni per detenzione di cocaina ai fini di spaccio. I militari infatti, seguendo un’altra indagine per droga, sono venuti a conoscenza che D. L. era in contatto telefonico con alcuni connazionali.

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