Cgil, autotrasportatori e cittadini:
insieme per vestire i migranti in Sicilia

Arrivano nei porti italiani solo coi vestiti che hanno addosso. Molte associazioni di volontariato li accolgono. Per i migranti che stanno approdando sulle coste siciliane, il 16 giugno la Caritas di Palermo ha lanciato un appello.

Arrivano nei porti italiani solo coi vestiti che hanno addosso. Molte associazioni di volontariato li accolgono. Per i migranti che stanno approdando sulle coste siciliane, il 16 giugno la Caritas di Palermo ha lanciato un appello: «Ci servono vestiti e scarpe, perché non abbiamo più nulla da dare». La Cgil e lo Spi-Cgil di Bergamo hanno raccolto l’appello organizzando, per venerdì 27 giugno, «Nei panni degli altri», una raccolta di abiti usati da inviare in Sicilia.

«La risposta della città alla raccolta di venerdì è stata di grande generosità: per tutta la giornata abbiamo assistito a un via vai di persone con sacchi di abiti per adulti, bambini e neonati, ma anche scatole di pannolini, confezioni di shampoo, biancheria intima nuova, sandali di ogni misura», ha riferito Sergio Marletta, capo-lega dello Spi-Cgil di Piazza Varsavia per conto anche della segreteria provinciale Spi.

«Abbiamo selezionato e impacchettato merce e riempito 60 scatoloni insieme ad alcuni volontari dell’Ufficio Comunicazione Cgil, della Filctem-Cgil e a alcuni cittadini. Ringraziamo l’associazione Time 4 Life che ci ha rifornito in particolare di abbigliamento per bambini e rivolgiamo gratitudine anche al Centro di Primio Ascolto di Loreto».

«Nei panni degli altri, il titolo scelto per questa iniziativa, ha una doppia, importante, valenza - ha sottolineato Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della Cgil di Bergamo -. In primo luogo ha un significato pratico, cioè quello di fare un gesto utile, fornire i nostri abiti e le nostre scarpe a chi ne ha bisogno. In secondo luogo è simbolicamente il tentativo di metterci nei panni di coloro che arrivano sulle nostre coste, provare a pensare ai loro bisogni, seppur immediati, nell’attesa che il nostro Paese e l’Europa si attrezzino e, finalmente, offrano una risposta dignitosa a migliaia di donne, uomini e bambini che giungono qui ogni estate».

I pacchi, già pronti, partiranno il 1° luglio, alla volta di Palermo: ad attenderli, in piazza Santa Chiara 10, al centro Agape, ci saranno i volontari della Caritas. Si occuperà di far giungere gratuitamente la merce a destinazione la Federazione Autotrasportatori Italiani di Bergamo, partner prezioso dell’iniziativa:

«Siamo ben felici di collaborare con la Cgil bergamasca, anche perché la nostra Federazione a livello nazionale proprio in queste settimane è impegnata con un’iniziativa nata dalla medesima sensibilità e sugli stessi temi: da Bari il 17 giugno è, infatti, partita “The European Dream”, una mostra fotografica itinerante a bordo di un tir diretto a Bruxelles, con l’obiettivo di raccontare il calvario dei giovani migranti. Come autotrasportatori siamo tutti i giorni sulle strade italiane: vediamo e incrociamo le storie di queste persone che approdano nel nostro paese. Dunque farsi carico di questa spedizione fino a Palermo è davvero in linea con la nostra attività e con quella delle nostre aziende associate».

© RIPRODUZIONE RISERVATA