Furto, fuga e sparatoria a Bolgare
Ucciso un albanese di Grumello

Ha intimato l’alt alla Mercedes dei ladri, ha estratto la pistola e l’ha puntata contro l’auto. Ma l’albanese che era alla guida, Behexhed Bushi, 27 anni di Grumello, prima ha finto di fermarsi e poi è ripartito a folle velocità investendo il carabiniere.

Ha intimato l’alt alla Mercedes dei ladri, ha estratto la pistola e l’ha puntata contro l’auto. Ma l’albanese che era alla guida, Behexhed Bushi, 27 anni di Grumello, prima ha finto di fermarsi e poi è ripartito a folle velocità investendo il carabiniere.

Lui, un appuntato di 32 anni, sposato e padre di un bimbo piccolo, è stato colpito alla gamba destra, è caduto e ha sparato un colpo che - passato dal finestrino del conducente, l’unico abbassato - ha ferito il ventisettenne al torace, sotto la scapola sinistra.

Il dramma si è consumato alle 2,30 di sabato 23 novembre a Bolgare, sulla provinciale Paloscana: la Mercedes ha proseguito la sua folle corsa per un’altra ventina di metri abbattendo un palo della segnaletica stradale, sradicandolo dal cemento, e finendo in un campo fangoso.

Mentre Bushi agonizzava al volante, con l’osso del collo spezzato e una pallottola in corpo, i due complici che viaggiavano con lui sono scappati a piedi: altri tre carabinieri hanno sparato in alto per fermarli, l’appuntato ferito ha pure cercato di rincorrerli, ma sono riusciti a dileguarsi nel buio.

L’appuntato sarà con ogni probabilità indagato per eccesso colposo di legittima difesa, mentre il corpo di Bushi è stato portato nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in attesa che l’autopsia faccia chiarezza sulle cause della morte.

L’antefatto è un furto commesso dai tre albanesi al bar «In Piazza» di Villongo. Sulla Mercedes Classe C abbandonata nel campo, sul sedile dietro il conducente, i carabinieri hanno ritrovato il cambiamonete rubato mezz’ora prima, mentre nel giubbino di Bushi c’erano dei gioielli sulla cui provenienza sono ancora in corso le indagini. Nessun foro di proiettile sulla carrozzeria.

Bushi aveva il collo spezzato: non indossava la cintura di sicurezza e non sono esplosi gli airbag, per cui nell’urto ha battuto con violenza il viso contro il volante e il contraccolpo gli è stato fatale. Aveva il naso rotto e sangue che usciva dalla bocca e dal collo. L’appuntato è stato invece medicato all’ospedale Papa Giovanni XXIII e dimesso con 20 giorni di prognosi per la contusione di polso e mano destra e la distorsione del ginocchio destro.

Behexhed Bushi, conosciuto come Jimmy, fino a qualche tempo fa lavorava come gessista e muratore. In Italia da una decina di anni, era arrivato dall’Albania in cerca di un impiego e, senz’altro, di una vita migliore. Classe 1986, da tempo era però rimasto senza un’occupazione. Il 27enne era già noto alle forze dell’ordine, il suonme era spuntato nel corso di un’indagine dei carabinieri sulle spaccate.

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