Gori e Bergamo «città sicura»:
più agenti e cancelli «elettronici»

Più agenti sulle strade, anche grazie alla collaborazione con i Comuni dell’hinterland; installazione di “cancelli elettronici” alle porte di Bergamo; spazio all’assistenza volontaria dei cittadini; lotta al racket dell’accattonaggio; contrasto del degrado; maggiore illuminazione e pulizia delle strade

Più agenti sulle strade, anche grazie alla collaborazione con i Comuni dell’hinterland; installazione di “cancelli elettronici” alle porte di Bergamo; spazio all’assistenza volontaria dei cittadini; lotta al racket dell’accattonaggio; contrasto del degrado; maggiore illuminazione e pulizia delle strade, perché siano più “vissute” anche nelle ore serali.

Sono questi i cardini del «Progetto Bergamo città sicura» che Giorgio Gori e la coalizione di Centrosinistra sottoporranno all’esame degli elettori del capoluogo il 25 maggio, in occasione delle elezioni per il rinnovo dell’Amministrazione comunale.

«Dopo aver cavalcato a fini elettorali il tema della sicurezza, l’Amministrazione di centrodestra ci consegna una città decisamente meno sicura di cinque anni fa - dichiara il candidato sindaco - come dimostra l’aumento dei furti e degli episodi di microcriminalità. I cittadini percepiscono questa situazione con crescente insofferenza e un diffuso senso di insicurezza».

A questi episodi si affianca una frequente situazione di degrado, dalla periferia alle zone più centrali. «In questi anni - sottolinea Giorgio Gori - si sono moltiplicati le zone e angoli sporchi, lasciati all’incuria, male illuminati. E questo ha molto a che fare con la proliferazione del degrado, con la microcriminalità e la violenza. E’ dimostrato che il degrado è l’anticamera dei fenomeni di microcriminalità, e sotto questo profilo l’operato dell’Amministrazione di centrodestra risulta fortemente deficitario».

Per ovviare a questa situazione, Gori propone un «pacchetto» di provvedimenti che il Centrosinistra adotterà se sarà chiamato a governare la città, a partire da un aumento degli agenti di polizia locale in servizio sulla strada. «Conosciamo i vincoli di organico e di spesa a cui sono sottoposte le forze dell’ordine e quella di polizia urbana - precisa Gori - ma non riteniamo sufficiente aumentare la dotazione di telecamere. Il problema è come recuperare il controllo del territorio».

«Dal punto di vista del servizio municipale questo può suggerire, anche transitoriamente, di riorganizzare le attuali funzioni per aumentare la dotazione di personale impegnato sulla strada. Va inoltre esteso il servizio notturno, oggi limitato al fine settimana. A questo scopo ricercheremo la collaborazione con i Comandi di Polizia locale dei comuni confinanti, seguendo l’esperienza della bassa Valle Seriana, per ottimizzare le risorse e garantire maggiore copertura del territorio anche nelle ore serali».

Sempre seguendo l’esperienza dei Comuni seriani, Gori propone poi l’installazione di «cancelli elettronici» agli ingressi della città: «Si tratta di un sistema di telecamere con tecnologia IP, collocato a sorveglianza dei principali accessi viarie della città. Il sistema permette di confrontare le targhe con i database delle forze dell’ordine riconoscendo rapidamente una vettura rubata in transito e segnalandola immediatamente a polizia o carabinieri. Oltre a ciò, i “cancelli elettronici” permettono di riconoscere il passaggio di veicoli non in regola con il pagamento del bollo o con l’assicurazione o di veicoli fuori norma rispetto ad eventuali limitazioni del traffico per la riduzione delle emissioni inquinanti».

Il candidato sindaco del centrosinistra sottolinea poi l’importanza del contributo volontario dei cittadini a presidio del territorio: «Nulla a che vedere con le tristemente celebri “ronde padane” - chiarisce Gori -. Le associazioni di volontariato, dai City Angels ai Rangers, oltre a quelle di militari in pensione, forniscono servizi di assistenza, ma la loro presenza nelle strade costituisce di per sé un fattore di disincentivazione del crimine e del vandalismo».

Un altro fronte è quello della lotta al racket dell’accattonaggio. «La maggior parte delle persone che, sempre più numerose e moleste, non di rado aggressive, praticano l’accattonaggio nelle nostre strade è organizzata da una rete criminale che sfrutta queste persone. Servono provvedimenti più incisivi, fino al rimpatrio, come proposto dal “Patto per la sicurezza metropolitana” costituito dai sindaci di Venezia, Padova e Treviso».

«Uno dei principali impegni della nostra Amministrazione - conclude Gori - sarà infine quello di migliorare la situazione ambientale, recuperando al decoro, anche attraverso l’illuminazione e la pulizia, le zone e i passaggi che in questi anni sono stati lasciati a se stessi. Crediamo che la sicurezza dipenda anche da quanto la città è ‘vissuta’, soprattutto nelle ore serali. Per questo ci impegneremo a renderla più vivace e animata, non solo per pochi giorni all’anno».

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