I cavalieri superano quota 500
Presto un’intitolazione in città

Riunite nell’Unci (Unione cavalieri d’Italia), le persone insignite di onorificenze cavalleresche della Repubblica italiana sono esempio di alti sentimenti morali, di correttezza civica, di attività umanitarie e benefiche.

Riunite nell’Unci (Unione cavalieri d’Italia), le persone insignite di onorificenze cavalleresche della Repubblica italiana sono esempio di alti sentimenti morali, di correttezza civica, di attività umanitarie e benefiche.

In Italia sono circa 10 mila, a Bergamo la sezione Unci (la prima in Italia per numero di soci, oltre 500) compie 23 anni e ha tenuto ieri, all’hotel Excelsior San Marco, un’ affollata assemblea, nel corso della quale sono stati consegnati i diplomi ai nuovi soci e a quanti hanno meritato onorificenze.

Il presidente Marcello Annoni, che proprio nei giorni scorsi è stato eletto presidente nazionale (per lui congratulazioni e applausi), ha tenuto una lunga e precisa relazione, preceduta da una esibizione del Coro Val San Martino che ha cantato anche l’Inno di Mameli. Quattordici nuovi cavalieri sono stati accolti nell’associazione: Angelo Albani di Zanica; Pierino Angeloni, Carvico; Arturo Asperti, Bolgare; Giuliana D’Ambrosio, Bergamo; Fernanda Dalla Libera, Milano; Luigi Feliciani, Ghisalba; Lucio Fiorina, Torre Boldone; Manuela Ghidini, Carobbio degli Angeli; Alessio Granelli, Bergamo; Elviro Locatelli, Dalmine; Sergio Nava, Cenate Sotto; Franco Sacco, Pino Torinese; Pietro Salvini, San Pellegrino; Alberto Tartaglia, Bagnatica.

Luciana Previtali di Leffe ha avuto un avanzamento di onorificenza: è diventata commendatore. Due le distinzioni «Onore e merito», massima onorificenza dell’Unci: a Giovanni Fornoni di Chignolo d’Isola e Luigi Tolotti di Grassobbio.

Nella sua relazione, il presidente Annoni ha ricordato le attività svolte, in particolare quelle benefiche, riassunte nei vari «Premi della Bontà Unci», assegnati ogni anno nel periodo natalizio. Anche ieri, in occasione dell’assemblea, sono stati raccolti fondi per il «Premio della solidarietà», andato al Comitato ambulanze per la Cri di Treviglio.

A riprova di quanta considerazione godano l’Unci di Bergamo e il nuovo presidente nazionale Annoni, numerosa la presenza di esponenti del direttivo Unci nazionale e di varie sezioni provinciali. Tra le personalità intervenute il deputato Giovanni Sanga, i consiglieri regionali Mario Barboni e Silvana Santisi Saita, l’assessore provinciale Silvia Lanzani.

Tutti hanno riconosciuto il lodevole lavoro di Marcello Annoni e di Tina Mazza (responsabile nazionale del Gruppo donne). Il vicesindaco di Bergamo Gianfranco Ceci ha promesso che presto l’Unci avrà – come avvenuto già a Ponte San Pietro – l’intitolazione di una strada, piazza o giardino, a ricordo dell’impegno lavorativo e sociale di tutti i Cavalieri d’Italia.

Monsignor Gaetano Bonicelli ha tenuto una breve riflessione a proposito delle recenti nomine di nuovi cardinali ha detto: «Secondo la volontà di Papa Francesco il cardinalato non è solo un onore ma anche un onere, impegno e sacrificio al servizio della Chiesa; i cardinali sono chiamati a collaborare con Papa Francesco per una Chiesa sempre più amata perché ricerca il bene di tutti».
Roberto Vitali

© RIPRODUZIONE RISERVATA